Dagospia 11/9/2008, 11 settembre 2008
1 – SI SCRIVE TOTO, SI LEGGE BONANNI – CON ALITALIA HA DISTRUTTO SINDACATI E CISL
Comunque vada l’Alitalia-Day con l’ultimatum lanciato dal commissario Fantozzi c’è un uomo che esce con le ossa rotte da tutta la vicenda.
Raffaele Bonanni, il baffuto sindacalista che nel 2006 è stato nominato segretario nazionale della Cisl. Gli italiani lo hanno visto apparire un’infinità di volte sulle reti televisive (soprattutto su Sky) con il capello curato e l’aria di chi non sembra aver mai colto la gravità della situazione. Un uomo come Bonanni, che si porta in modo splendido i suoi 59 anni, starebbe benissimo al Congresso americano dove quando ammazzano i presidenti non c’è mai l’aria dello sgomento e della tragedia.
Figlio di un esponente del Pci, ha abbandonato gli studi dopo il diploma all’Istituto commerciale e poi ha lavorato come manovale in un cantiere edile della Val di Sangro, iscrivendosi prima alla Cigl e nel ”70 alla Cisl. Le sue fortune sono legate a Sergio D’Antoni, un altro leader sindacale che ha sempre curato l’abbigliamento fin nei minimi dettagli senza peraltro superare l’uomo dalla lingua di cachemire, Fausto Bertinotti.
Savino Pezzotta
© Foto U.Pizzi
Davanti ai cancelli della Magliana e del ministero del Lavoro migliaia di dipendenti Alitalia oggi vivono ore terribili e urlano: ”se firmate l’accordo, vi linciamo”. Il grido va alle rappresentanze sindacali, ma soprattutto a chi come Bonanni ha contribuito in modo determinante ad affossare la prima ipotesi AirFrance e ha stabilito un forte legame con Gianni Letta e Palazzo Chigi.
E qui salta fuori il nodo politico dell’unità sindacale che la soluzione Alitalia potrebbe mandare in frantumi. Per sabato 27 settembre la Cgil di Epifani ha indetto una giornata di mobilitazione con proteste in tutta Italia, ma negli uffici di via Po della Cisl come in quelli della Uil di Angeletti (un altro leader che si stenta a prendere sul serio), non c’è alcuna voglia di accodarsi allo strappo dei cugini.
In poche parole si può dire che l’elegante ex-manovale della Val di Sangro che in Cisl ha raccolto l’eredità di Savino Pezzotta, si sta giocando il consenso di migliaia di lavoratori e di iscritti al suo sindacato. E nessuno lo ha sentito prendere di petto Fantozzi e la procedura ultimativa che oggi viene stigmatizzata sul ”Corriere della Sera” in una lettera con la firma del famoso avvocato Piero Schlesinger e di altri cinque luminari del diritto.
Bonanni continua a sorridere alle famiglie disperate e non dimentica le sue origini abruzzesi. Infatti è nato a Bomba, un paesino in provincia di Chieti, il capoluogo dove cinque anni prima di lui è nato (guardacaso) Carlo Toto.