Alessandro Trocino, Corriere della Sera 11/9/2008, pagina 13., 11 settembre 2008
Filippo Berselli, senatore di An, classe ”41, presidente della commissione Giustizia racconta di essere stato «iniziato al sesso» da una «bella di notte» perché all’epoca «mancavano signorine disponibili
Filippo Berselli, senatore di An, classe ”41, presidente della commissione Giustizia racconta di essere stato «iniziato al sesso» da una «bella di notte» perché all’epoca «mancavano signorine disponibili. Le ragazze non te la davano, bisognava arrangiarsi». Ora le cose vanno meglio: «Le ragazzine sono più intraprendenti dei maschi». Anche Mario Borghezio ha «cominciato con una di loro»: «Purtroppo non più giovanissima. In via Sant’Ottavio, nel centro storico di Torino. Ci andò metà del mio liceo». Il prezzo era modico: «Duemila lire». Ma la merce era quel che era: «Condizioni igieniche piuttosto precarie. Ricordo la bacinella e il gigantesco sapone di marsiglia con cui ci lavava. Quando sento quell’odore mi torna in mente quella spensieratezza, quella follia». Vittorio Sgarbi invece non fu iniziato al sesso da una prostituta: «All’epoca ero nel Pci: feci l’amore con la figlia di un deputato di Ferrara». Però ne ha conosciute parecchie, al Majestic, in via Veneto a Roma: «Una d’alto bordo con la Thema. Una malinconica, in pelliccia. Una di 75 anni, gran critico televisivo. E una libanese: guadagnava 60 milioni di lire al mese». Quest’ultima gli è rimasta nel cuore: «Di solito mi piace essere pagato piuttosto che pagare. Ma in questo caso me l’ha data gratis: cosa c’è di più gratificante per un uomo?». Non crede che debbano essere tolte dalla strada: «Sono meglio di certi arredi urbani».