Renato Caprile, la Repubblica 10/9/2008, pagina 17, 10 settembre 2008
la Repubblica, mercoledì 10 settembre MOSCA - Otto splendide modelle che da un giorno all´altro non danno più notizie di sé
la Repubblica, mercoledì 10 settembre MOSCA - Otto splendide modelle che da un giorno all´altro non danno più notizie di sé. Sparite nel nulla. Come ingoiate da un buco nero. Cinque cadaveri di giovani donne, orribilmente mutilati, affiorati qua e là in diversi quartieri di Mosca. Che nesso c´è tra i due fatti? Dove sono finite quelle belle ragazze che avevano tutte lavorato all´Expo internazionale dell´auto dal 28 agosto fino a domenica scorsa? E a chi appartengono quei poveri resti che da giorni giacciono all´obitorio? C´è un serial killer che si aggira per le strade della capitale russa? Uno che chissà perché odia le bionde? Secondo il quotidiano Tvoj den (La tua giornata), sembrerebbe di sì. Una delle vittime ha già un nome e un cognome. Si chiama Oksana Aplekaeva, originaria di Ufa, negli Urali, 30 anni, bionda, alta, lanciata dal Grande fratello russo (Dom-2), attrice in serial televisivi, finalista a numerosi concorsi di bellezza, molti flirt al suo attivo e uno addirittura con una stella del tennis internazionale, Marat Safin. Oksana sarebbe stata riconosciuta dai parenti. Nonostante il suo corpo fosse orribilmente deturpato, il jeans, la maglietta, le scarpe, i lunghi capelli, le unghie particolarmente curate, sembravano essere, al di là di ogni dubbio, proprio i suoi. Mistero fitto invece sulla sorte delle altre sette ragazze, tutte sparite in circostanze analoghe. Finito il lavoro sarebbero salite su un taxi e mai più tornate a casa. Di Oksana invece qualche testimone giura di averla vista, il 29 agosto scorso, il giorno dopo l´inaugurazione del salone dell´auto, montare su una moto di grossa cilindrata, guidata da un giovane sui trent´anni. Il suo corpo è stato rinvenuto in un bosco a metà strada tra Kotovo e Davydkovskoje, nella provincia di Istra, a una cinquantina di chilometri da Mosca. Ricoperta di graffi ed ematomi vari, la faccia pressoché irriconoscibile, Oksana sarebbe stata prima violentata e successivamente strangolata. Nel suo appartamento non è stato rinvenuto, secondo gli inquirenti, niente che possa aiutare le indagini sulla sua tragica fine. I parenti delle altre sette scomparse continuano a sperare. I loro cellulari però squillano sempre a vuoto e ogni giorno che passa la possibilità che siano ancora vive si fa sempre più tenue. Mosca è una megalopoli di oltre dieci milioni di abitanti. E come tutte le grandi città è un concentrato di inaudita violenza con una media di almeno cinque-sei omicidi al giorno. Malavitosi per lo più, responsabili di sgarri ai danni di qualche potente. Un capitolo a parte invece è quello della violenza domestica. Di cui sono soprattutto vittime le donne. Almeno 14mila all´anno, secondo statistiche ufficiali, ci rimettono la vita in Russia. Uccise dentro casa per futili motivi. Da mariti ubriachi, da fidanzati gelosi, da padri fuori di testa che non trovano modo migliore per sfogare la loro frustrazione di fronte alle difficoltà della vita. Anche se la polizia cerca in ogni modo di evitare che si diffonda il panico, Mosca inizia ad avere paura. La Russia infatti non è nuova ad assassini seriali. Il ricordo di Andrei Chikatilo, il mostro di Rostov, responsabile di ben 52 omicidi compiuti nell´arco di dodici anni, tra il 1980 e il 1992, è ancora vivo. Renato Caprile