Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  settembre 09 Martedì calendario

Abedin Huma

• Kalamazoo (Stati Uniti) 1976. Politico. «[...] la stupenda assistente di campo, che è diventata l’ombra di Hillary Clinton durante i viaggi elettorali. Huma è uno dei grandi misteri di Washington. Bellissima donna, di un’eleganza classica da far impallidire la più pagata delle supermodel, di cultura internazionale tanto vasta da generare l’invidia dei funzionari del Dipartimento di Stato, di tale efficienza e precisione nei suoi incarichi da essersi meritata il soprannome “superwoman”, Huma è anche una persona estremamente privata [...] Davanti al crescere delle voci che bisbigliavano di un rapporto lesbico fra lei e la senatrice, questa ha imposto alla sua assistente di venire allo scoperto e farsi conoscere. Niente di meglio per bloccare i pettegolezzi ha pensato Hillary che far vedere che non c’è nulla da nascondere. Così la rivista Vogue ha dedicato un servizio alla giovane americano-pachistana, e anche il settimanale newyorchese New York Observer ha scritto su di lei un lungo pezzo, mentre la tv andava a caccia di qualche bella immagine di questa “esotica regina”. Huma si è prestata con grazia alle richieste di Vogue, posando in eleganti vestiti. Ma ha categoricamente rifiutato abiti osé: “È bellissima, molto femminile e ha un gusto eccezionale ha detto di lei il sarto Oscar de la Renta Ma non bisogna dimenticare che è di fede islamica, e quindi bisogna rispettare il suo desiderio di vestire in modo conservatore”. Forse è per questo che [...] indossa sempre tailleur (meglio se Prada o Armani), con tanto di giacca, anche se fuori ci sono 40 gradi all’ombra. [...]» (Anna Guaita, “Il Messaggero” 19/8/2007) • «[...] Che Hillary consideri Huma Abedin irrinunciabile non è un mistero, visto che lei stessa l’ha descritta così sulle pagine del magazine “Vogue”: “Huma possiede l’energia di una ventenne, la sicurezza di una trentenne, l’esperienza di una quarantenne e la grazia di una cinquantenne: non ha orari, la sua combinazione di gentilezza e intelligenza sono senza pari e sono fortunata ad averla nella mia squadra”. Il titolo di Huma è “traveling chief of staff” ovvero “capo di gabinetto viaggiante” perché ovunque sia Hillary - a qualsiasi ora, in qualsiasi posto - lei la accompagna, affianca e indirizza su che cosa fare, chi vedere e, spesso, anche che cosa dire. Il “New York Observer” ha dedicato a Huma un ritratto intitolato “La misteriosa donna di Hillary”, descrivendola come una stakanovista capace di essere presente a venti eventi pubblici in dieci giorni, che comunque “non suda mai” [...] padre indiano e madre pakistana, entrambi di fede musulmana, con i quali si è trasferita molto piccola a Gedda, in Arabia Saudita, per poi tornare negli Stati Uniti a studiare alla George Washington University [...]» (Maurizio Molinari, “La Stampa” 10/11/2007).