varie, 9 settembre 2008
Andrea Costanzo detto Alice, 31 anni. Transessuale, triestino, centralinista dell’Acegas, capelli biondi, volto paffuto, fisico effeminato ed esile, carattere tormentato, «brava persona che non dava fastidio a nessuno ma nella vita non aveva avuto mai fortuna», di recente aveva ottenuto dal tribunale il nulla osta per trasformarsi in donna con la chirurgia, sogno che coltivava fin dai tempi dell’adolescenza
Andrea Costanzo detto Alice, 31 anni. Transessuale, triestino, centralinista dell’Acegas, capelli biondi, volto paffuto, fisico effeminato ed esile, carattere tormentato, «brava persona che non dava fastidio a nessuno ma nella vita non aveva avuto mai fortuna», di recente aveva ottenuto dal tribunale il nulla osta per trasformarsi in donna con la chirurgia, sogno che coltivava fin dai tempi dell’adolescenza. Sei mesi fa, chattando, aveva conosciuto un Michele Tropper di anni 38, moro, stempiato, 150 chili di peso, operato di recente allo stomaco in modo che mangiasse di meno, «solitario e stravagante», musicista rock, triestino pure lui ma partito per Bologna in cerca di fortuna, che viveva con il padre, vecchio e disabile, in un casolare diroccato dalle «finestre sempre sbarrate». I due dopo un po’ avevano preso a frequentarsi, il Costanzo con foto e filmati aveva iniziato il Tropper alle pratiche sadomaso, quello a suo dire non ci trovava gusto e tuttavia, non osando avvicinare una donna «perché sono obeso», e non volendo «perdere Alice che minacciava d’abbandonarmi o di suicidarsi», l’assecondava. Domenica 7 settembre il transessuale, indosso maglietta, minigonna jeans e calze autoreggenti, «tutto tranquillo» lasciò la casa dove viveva con la madre, raggiunse il musicista nella Bassa bolognese, e il giorno dopo, in giardino, gli ordinò di passargli una catena quattro volte attorno al collo, poi di legare la catena a un larice, e infine di stringere e lasciare, come previsto da un rituale del bondage che lo mandava in visibilio. Il Tropper obbedì per quattro volte di fila ma la quinta, forse eccitato dai gemiti di piacere del compagno, stringendo troppo gli tolse il respiro (Tropper è ora in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale, ma siccome ha le mani tutte graffiate, potrebbe saltar fuori che Alice ha tentato di difendersi da una sua aggressione). Pomeriggio di luedì 8 settembre nel giardino di un cascinale a Passosegni di Baricella, nella Bassa bolognese.