Marina Verna, La Stampa 5/9/2008, pagina 18., 5 settembre 2008
Secondo gli studiosi guidati da Eric Faure dell’Università della Provenza a Marsiglia sarebbero le legioni romane la causa della diffusione dell’Aids in Europa
Secondo gli studiosi guidati da Eric Faure dell’Università della Provenza a Marsiglia sarebbero le legioni romane la causa della diffusione dell’Aids in Europa. La spiegazione ruota attorno a un gene, il CCR5. Anzi, alla sua variante delta 32 che, mancando di alcuni elementi del Dna, complica l’attracco del virus Hiv, di fatto impedendogli di entrare nei globuli bianchi. Le persone che nel loro patrimonio genetico hanno questa mutazione non si infettano facilmente e, se si infettano, sviluppano molto più lentamente l’Aids. L’analisi geografica della distribuzione di questo gene ha rivelato che negli italiani, negli spagnoli e nei greci il gene mutato praticamente non esiste (la sua frequenza oscilla tra zero e 6% della popolazione). Più si sale verso Nord, più sale la frequenza: è nell’8-11% dei tedeschi e dei britannici e addirittura nel 15% degli europei che vivono in regioni dove l’impero romano non è mai arrivato. Il confine tra i popoli con un’alta o una bassa percentuale di CCR5-delta 32 nel loro Dna ricalca esattamente quello dell’impero romano, così come si è evoluto tra il 500 a.C. e il 500 d.C.