G.San., Corriere della Sera 5/9/2008, pagina 24, 5 settembre 2008
Corriere della Sera, venerdì 5 settembre MILANO – Cento metri quadrati, al costo di 100 mila euro
Corriere della Sera, venerdì 5 settembre MILANO – Cento metri quadrati, al costo di 100 mila euro. In più: giardini e terrazzi. Il tutto a impatto zero: niente emissioni di anidride carbonica e recupero dell’acqua piovana. Casa low cost ed ecologica. Libro dei sogni? No, realtà. Per ora a Settimo Torinese, dove nascerà il primo progetto di Mario Cucinella in collaborazione con Italcementi. Ma l’idea è destinata a crescere (almeno nelle speranze) perché, come ha spiegato l’architetto, «il mercato della casa va in questa direzione: la maggior parte degli acquirenti sono sempre più orientati verso case a basso impatto ambientale, a prezzi contenuti e vivibili in una dimensione aperta rispetto all’" appartamento bunker"». L’hanno battezzata «Casa 100 K». Il progetto è stato presentato in anteprima lo scorso luglio al Congresso mondiale degli architetti di Torino e sarà esposto alla Biennale di Venezia, all’interno della Mostra internazionale di architettura in programma dal 14 settembre al 23 novembre. Idea semplice e «rivoluzionaria ». Gli studi dei tecnici prevedono che in un appartamento del genere i costi per elettricità, riscaldamento e condizionamento potrebbero aggirarsi intorno ai 56 euro al mese. Ma dall’altra parte i pannelli solari, producendo una quantità di energia che potrebbe essere rimessa «sul mercato», assicurerebbero un credito vicino ai 250 euro. Una sorta di microreddito. Le novità della casa ecologica, come ha spiegato lo stesso Cucinella, vanno inseriti in un quadro di «prefabbricazione ». Che non sarà però «seriale, ma variabile». Una sorta di casa modello Ikea, in cui il costruttore assicura strutture e impianti di base e poi lascia agli acquirenti la libertà di scegliere sulle rifiniture. Nella casa a impatto zero i materiali svolgeranno una funzione chiave. «Siamo partner di ricerca in questa avventura – ha spiegato Enrico Scalchi, manager per l’innovazione di Italcementi Group – in linea con l’obiettivo storico del gruppo che è quello di sviluppare soluzioni e materiali innovativi per l’edilizia ». Il riferimento è in particolare al cemento Tx Active, in grado di abbattere le sostanze inquinanti nell’aria: «La nostra sfida – ha continuato Scalchi – è quella di produrre materiali in grado di interagire in maniera positiva con l’ambiente per tutta la loro esistenza». Alla base della «Casa 100K» c’è anche la ricerca «Housing evolution: sugli stili abitativi e ambiente», curata da Mario Abis, consigliere della Makno consulting. In Italia ci sono infatti un milione e 700 mila famiglie che vorrebbero comprare casa nei prossimi anni e un milione e 200 mila che vorrebbero cambiarla. La ricerca analizza desideri e bisogni nel rapporto con la casa: l’orientamento è per l’appartamento «forum», sempre più aperto alla socialità, con spazi adeguati all’accoglienza. La preferenza per una casa a basso impatto ambientale è altrettanto importante negli orientamenti degli italiani. Su questo fronte il progettista ha spiegato la performance sull’inquinamento: una casa tradizionale produce circa 62 chili di anidride carbonica per metro quadrato all’anno, la «Casa 100K» è invece a emissione zero. G. San.