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 2008  settembre 04 Giovedì calendario

Tarfusser Cuno

• Merano (Bolzano) 11 agosto 1954. Magistrato. Procuratore capo a Bolzano. Il ministro Brunetta «[...] lo porta sempre a modello in tutte le interviste, e durante la precedente legislatura era già stato elogiato da Clemente Mastella e da Luigi Nicolais. [...] Per capire che cosa ha fatto il giudice Tarfusser, basta leggere i dati che la Procura di Bolzano pubblica ogni anno sul suo sito, in un documento intitolato ”Bilancio sociale”. Certo, è difficile misurare in cifre i meriti o i demeriti di un magistrato. Nei rapporti annuali di Tarfusser, comunque, si trovano i dettagli su quanti reati vengono commessi nella provincia bolzanese, quante indagini si aprono, quante si concludono con una condanna e quante invece vengono archiviate, quanti procedimenti pendenti rimangono. Ma i dati che non lasciano adito a dubbi o contestazioni sono quelli economici. Quando Tarfusser arrivò alla guida della Procura, l’ufficio spendeva oltre 2 milioni di euro l’anno, personale escluso. In appena tre anni, i costi sono stati ridotti del 70%. Adesso la spesa complessiva si è stabilizzata sui 600 mila euro, anzi un po’ meno. La spesa principale di una Procura è quella per le intercettazioni. Il procuratore ha rivisto tutti i contratti per il noleggio delle macchine necessarie a registrare le conversazioni telefoniche, e i costi si sono drasticamente ridotti. Ma i risparmi si sono ottenuti in proporzione anche su tutte le altre voci di uscita. Per fare un esempio: i beni sequestrati venivano tenuti in custodia in un terreno in affitto; si è trovato un altro spazio di proprietà del Demanio, che si può utilizzare gratuitamente. Così le spese di custodia sono state ridotte del 72% da un anno all’altro. Tarfusser non ha bisogno di noleggiare un’auto blu. Si sposta per Bolzano a costo zero, usando una bellissima Mercedes sequestrata a una banda che portava in Italia immigrati clandestini. ”Ho pure il navigatore” racconta soddisfatto. ”I miei colleghi me la invidiano. Abbiamo anche un altro mezzo di servizio, una Golf, anche quella sotto sequestro. C’era una norma di legge che consentiva di farlo, e lo abbiamo fatto”. Adesso probabilmente lo fanno anche le altre procure, il ministero ha diffuso un’apposita circolare. L’esempio di Tarfusser ha fatto scuola, al ministero della Giustizia sia Mastella che Alfano hanno promesso di esportare il modello Bolzano anche nelle altre procure, ma un conto è dirlo un altro è farlo. C’è chi propone di introdurre negli uffici giudiziari la figura del manager, un dirigente che abbia il compito di amministrare le spese e di rivedere l’organizzazione. Tarfusser è contrario: ”Un ufficio giudiziario è una cosa delicata, un manager certe cose non le può capire”. Sono invece i magistrati che dovrebbero avere ”una capacità manageriale, dovrebbero saper gestire un ufficio. Ci vorrebbe una formazione specifica su questi temi, e l’incarico di dirigere una procura dovrebbe essere dato solo a chi dimostra di avere capacità direttive”. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, Tarfusser non è uno che si dà tante arie. Anzi, ci tiene a precisare che i risultati ottenuti non sono affatto un suo merito personale: ”Un dirigente da solo non conta nulla. la squadra che fa la differenza, e la mia squadra è ottima. Il compito del dirigente è quello di saper motivare i suoi colleghi e i collaboratori. importante dirlo, specialmente in un periodo in cui si parla tanto di ”fannulloni’”. [...] stata la sua Procura a intercettare le famose conversazioni di Prodi pubblicate (fra le polemiche) da ”Panorama”. ”Quel materiale è del 2007, e finché è rimasto qui a Bolzano non è mai uscita neanche una parola”» (Pietro Piovani, ”Il Messaggero” 4/9/2008).