www.repubblica,it, 30 agosto 2008
ROMA - Prime reazioni dopo il commissariamento della compagnia di bandiera italiana. "E’ come se stessi salendo in corsa su un aereo senza benzina"
ROMA - Prime reazioni dopo il commissariamento della compagnia di bandiera italiana. "E’ come se stessi salendo in corsa su un aereo senza benzina". Il neo commissario dell’Alitalia, Augusto Fantozzi ha usato questa immagine per descrivere la sfida che deve affrontare nel gestire questa sorta di fallimento pilotato della compagnia di bandiera. Pronta la reazione del ministro del welfare, Maurizio Sacconi: "Il commissario per Alitalia, Augusto Fantozzi, non sarà certo lasciato solo. Da noi avrà pieno appoggio. Abbiamo piena fiducia in lui e nell’advisor - ha concluso - e noi siamo ottimisti, dato che ce la possiamo fare e quindi ce la dobbiamo fare". L’Unione Piloti. D’accordo con il piano Alitalia "se questo porterà ad un futuro per la compagnia. Altrimenti lo osteggeremo". Queste le parole del presidente dell’Unione Piloti, Massimo Notaro, che dall’incontro governo-sindacati di lunedì si aspetta "che ci sia un piano di rilancio vero della compagnia aerea. Noi lo valuteremo. Mi auguro che si vada incontro a una stagione di intelligenza e ragionamento". Notaro ha anche sferrato un duro attacco verso alcune affermazioni emerse nel corso dell’approfondimento del Tg1 TV7: "I piloti Alitalia non sono pagati più di quelli di Lufthansa e non sono meno bravi dei colleghi tedeschi". "Noi piloti Alitalia guadagniamo molto meno di quelli Lufthansa e il fatto di non guidare più tipi di aeroplani dipende dalla legge, non da noi", ha puntualizzato. La stampa tedesca: "Uno scandalo". Il piano governativo di salvataggio di Alitalia è "insolente" e rappresenta "uno scandalo di dimensioni europee". E’ quanto scrive in un lungo fondo il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, secondo il quale il risanamento della compagnia di bandiera italiana "si fa beffe di tutte le regole del mercato". Il giornale spiega che la soluzione scelta dal governo italiano "non ha nulla a che vedere con i principi della concorrenza", con il risultato che i clienti della nuova compagnia avranno "un servizio peggiore a prezzi più elevati". Dopo aver ricordato che fino al 2002 Alitalia ha ricevuto 1,4 miliardi di euro di sovvenzioni statali, a cui si sono aggiunti altri crediti nel 2005 e nel 2008, "registrati alla fine sui libri contabili come capitale proprio", la "Faz" rileva che il piano di privatizzazione attuale è ancora "più insolente", poichè intende "separare la parte migliore della compagnia, per assegnarla ad un prezzo di favore ad un nuovo consorzio di imprenditori, mentre ad occuparsi del marcio restante sarà lo Stato italiano". (30 agosto 2008)