Marina Cappa, Vanity Fair 3/9/2008, pagina 76., 3 settembre 2008
Monica Guerritore sta per sposarsi con Roberto Zaccaria, ex presidente della Rai e suo fidanzato dal 2001
Monica Guerritore sta per sposarsi con Roberto Zaccaria, ex presidente della Rai e suo fidanzato dal 2001. La Guerritore è stata per tanto tempo con Gabriele Lavia, ma a sposarsi non ci ha mai pensato: «Lui all’inizio era ancora sposato, poi quando è stato libero sono iniziate le nostre scenate da un matrimonio: eravamo in crisi già dal 1996. Io comunque non ho mai sognato l’abito bianco. E neanche stavolta pensavo al matrimonio». Poi ha cambiato idea: «Un giorno ci siamo detti: "Sai che c’è? Ci sposiamo? Sì, ci sposiamo".Ho preso coscienza che lui è l’amore della mia vita, quello che voglio duri per sempre». Vivono in due appartamenti separati nello stesso palazzo: «Per alcuni aspetti iamo molto diversi. Io non voglio niente, amo una casa il più possibile libera, vuota: lui è pieno di libri da tutte le parti. Ognuno di noicosì si può isolare in quello che fa, senza che il lavoro degli altri interferisca». Invece il rapporto con Lavia era più turbolento: «"Quel dentifrici, cazzo, chiudilo!!", mi urlava. Convivere con uno come lui, che si sente il centro unico dell’universo, che di natura è un solitario pieno di manie, è difficilissimo». Difficile anche il rapporto di Lavia con le figlie: «Erano piccole e questo padre, che è sempre stato molto critico, negativo, continuava a dir loro che noi siamo cadaveri che camminano, che esiste solo il corpo, che dopo la morte non c’è nulla: come fai a parlare così davanti a due bambine che hanno il mondo davanti?». Ha iniziato a capire che il loro amore era finito quando ha iniziato a «studiare la scissione dell’atomo. La fisica mi ha aiutato a capire. Studiando l’anima studiavo la materia. La struttura dell’atomo per me era come quella dell’io: indagavo la disgregazione delle cose. E ho fatto un sogno. Due enormi occhi: mi stavano giudicando, mi chiacciavano. Mi sono svegliata e non riuscivo a respirare. In quel momento ho capito che soffocavo, che dovevo uscire dalla situazione».