La Stampa 27/8/2008, pagina 28, 27 agosto 2008
Lettera. La Stampa, mercoledì 27 agosto Guerra ai fannulloni, austerity per tutti, lotta agli sprechi, ma non per la casta e i suoi cortigiani
Lettera. La Stampa, mercoledì 27 agosto Guerra ai fannulloni, austerity per tutti, lotta agli sprechi, ma non per la casta e i suoi cortigiani. Non è passato un anno da quando Prodi introdusse restrizioni ai voli di Stato che Berlusconi, con una frettolosa Direttiva estiva, riapre i voli alla «razza cafona». Già negli Anni 90 Andreotti aveva ironizzato sullo sciame di parenti e famigli dell’allora premier socialista: «Sono in Cina con Craxi e i suoi cari amici». Poi venne lo scandalo di Mastella & figlio con Rutelli in volo di Stato al Gran Premio di F1 di Monza e del generale Speciale, oggi parlamentare PdL, che amava stupire i suoi ospiti con le aragoste e le spigole servite sulle Dolomiti grazie agli aerei militari. Prodi aveva riservato l’uso degli aerei di Stato alle più alte cariche, ai Presidenti della Repubblica, del Consiglio e delle Camere, e solo per esclusivi motivi istituzionali. I ministri potevano servirsene in mancanza dei voli di linea mentre i viceministri, i sottosegretari e i parlamentari ne erano assolutamente esclusi. La cura dimagrante aveva ridotto del 20 per cento le spese per gli aerei blu, passando dai 65 milioni del 2006 ai 53 dell’anno successivo. Ora si torna a scialare: l’ipertrofico io del premier ha bisogno, come i sultani, di esibire una corte numerosa e variopinta. A spese nostre. EZIO PELINO Lettera molto a proposito la sua, gentile signor Pelino. Me ne aspettavo moltissime, e invece è giunta solo la sua: non le pare una circostanza curiosa? Quando al governo c’era il centro-sinistra fu l’uso improprio di un aereo di Stato a far quasi cadere il governo. Oggi il nuovo premier cancella quella austerity e nessuno fiata. Che fine ha fatto l’indignazione anticasta? Se fossi un’appassionata di complotti, quale occasione migliore di questa per additarne uno: il silenzio è la prova che la rivolta anticasta fu solo un «oggettivo» accordo fra destra e sinistra radicale per far cadere Prodi! Purtroppo non sono appassionata di dietrologie perché penso che la realtà sia sempre più interessante delle sue ombre. Per cui credo che l’indifferenza attuale nei confronti della Casta si spieghi in maniera molto più semplice: i giornali del centro destra fanno il loro mestiere di giornali politici, cioè ora che sono in area governativa fanno quello che in condizioni di opposizione accusavano il centro-sinistra di fare (il discorso vale per il caso opposto, naturalmente); mentre i leader che avevano cavalcato la (forte) passione anticasta di una buona parte degli elettori del centro-sinistra danno prova a posteriori di aver fatto solo del marketing politico per sé stessi. Mi aspetto vari insulti per questa analisi così poco «sofisticata», ma, come ben sapete, gli insulti sono le pietre scagliate da chi pensa di non avere peccato. Lucia Annunziata