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 2008  agosto 26 Martedì calendario

Cancellato il concorso per la suora più bella L’ideatore padre Rungi: «Troppo caos» La motivazione era: «Anche nei conventi vivono bellissime ragazze che si votano a Dio»

Cancellato il concorso per la suora più bella L’ideatore padre Rungi: «Troppo caos» La motivazione era: «Anche nei conventi vivono bellissime ragazze che si votano a Dio» . Ora il teologo ha fatto marcia indietro STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU’ LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO Un modello osè CASERTA – Era annunciato come un concorso di bellezza, ma diverso da tutti gli altri. Un concorso durante il quale non si sarebbero viste sfilare, avanzando con camminate sinuose sulla passerella, giovani bellezze in costumi da bagno o con audace pret-à-porter. Le miss di questa kermesse dovevano essere delle suore. «Dovevano», infatti, L’idea originale e provocatoria - lanciata su internet dal teologo campano Antonio Rungi, religioso passionista, vulcanico creatore di moderne iniziative religiose, ultima delle quali la recita del rosario con i bagnanti, su una spiaggia, con due cabine trasformate in sacrestia - è tornata al mittente. Fragorosamente. Il concorso che aveva già un nome: «Concorso Sister Italia 2008, la suora più bella d’italia», ha infatti avuto breve vita. Anzi brevissima. Il sito internet, ad appena 48 ore dall’attivazione, è stato bloccato dallo stesso ideatore che si dice sconcertato dalle reazioni registrate. Iniziativa «bloccata per tutelare me e le suore che avrebbero partecipato. Eppure - si rammarica - in pochissimo tempo ho ricevuto tantissime adesioni». Uno stop legato, dice don Antonio, al fraintendimento delle sue intenzioni che gli hanno causato anche problemi: «Devo dire però che ci sono state delle persone che volutamente hanno frainteso e hanno deciso di speculare su una iniziativa innocente» prosegue Rungi che denuncia di aver ricevuto «anche pesanti ingiurie. Qualcuno mi ha detto che io finirò all’inferno». Naufraga, quindi, sul nascere il concorso di «miss suora» per il quale Rungi aveva ideato regole semplici di partecipazione: bastava inviare la propria fotografia sull’apposito sito internet. Qui, previa autorizzazione, sarebbero state pubblicate le immagini di tutte le suore che ambivano al titolo di«suora più bella del 2008». A incoronare la «Sister d’Italia » doveva essere soltanto il popolo che naviga nel web. Quello stesso popolo di internauti che ora si è ribellato al teologo apparso troppo disinvolto nel voler eleggere, addirittura, una «miss convento».