Un frequentatore anonimo del mio blog (GdA), 24 agosto 2008
Vladimir Putin, il meglio della covata del KGB, non fa l’imperialista fuori tempo e, sopratutto, si muove per i suoi gravi problemi interni
Vladimir Putin, il meglio della covata del KGB, non fa l’imperialista fuori tempo e, sopratutto, si muove per i suoi gravi problemi interni. I dati ufficiali dicono che l’inflazione russa è al 12%, tutti però la stimano al 15%. La Russia non ha capitali per estrarre altro petrolio e materie prime e si sta verificando in Russia, con grande accelerazione, un classico schema di Pareto, se non peggio. L’80% delle ricchezze sono in mano al 20% della popolazione, con gli uomini del KBG che fanno la parte del leone e sono anche disposti a scannarsi per i soldi. Un altro dato evidente è la continua fuga di cervelli dalla Russia dalla quale non scappano solo le modelle coscia lunga. E fuggono anche i capitali. Il problema di Putin è tutto economico. Non sa che dare ai russi poveri, in un paese immenso, che potrebbe sfuggirgli di mano, con militari che fanno la fame e che potrebbero rivoltarsi contro dopo 10 anni di umiliazioni e promesse non mantenute. Allora, da buon dittatore, si inventa il nemico esterno, fa fessi e contenti i militari, cerca di tirare avanti sperando in qualche fesseria americana e/o israeliana contro l’Iran che farebbe salire per un po’ di tempo il prezzo del petrolio.