varie, 22 agosto 2008
Silvia Zanchi, 24 anni. Originaria di San Sepolcro in provincia di Arezzo, «bella», «gran lavoratrice», operaia in un maglificio e cameriera d’albergo nei week end per arrotondare le entrate, da alcuni mesi viveva nell’appartamento comprato «con grandi sacrifici» assieme al fidanzato Luca Ferri, 26 anni, operaio in un nastrificio, appassionato di cicloturismo e di auto sportive
Silvia Zanchi, 24 anni. Originaria di San Sepolcro in provincia di Arezzo, «bella», «gran lavoratrice», operaia in un maglificio e cameriera d’albergo nei week end per arrotondare le entrate, da alcuni mesi viveva nell’appartamento comprato «con grandi sacrifici» assieme al fidanzato Luca Ferri, 26 anni, operaio in un nastrificio, appassionato di cicloturismo e di auto sportive. I due, che intendevano sposarsi al più presto, a detta di tutti erano «la coppia perfetta», «si volevano un gran bene e non litigavano mai», in realtà la Zanchi s’era accorta che Ferri era troppo geloso e lo voleva lasciare. Giovedì 21 agosto la ragazza fece sapere al compagno che intendeva tornare dai genitori, ne nacque una discussione furibonda e Ferri, d’un tratto, con la cintura dei pantaloni le strinse il collo finché non smise di respirare. Poi fuggì sulla sua Seat Ibiza rossa intenzionato a suicidarsi. Da allora di lui non s’è saputo più nulla, fino a tre giorni fa quando il padre lo vide impiccato a un albero in un terreno agricolo in provincia di Forlì. Il corpo della Zanchi, invece, fu trovato la mattina dopo l’omicidio dalla mamma che non riuscendo a parlarle al telefono entrò nell’appartamento con le sue chiavi. Pomeriggio di giovedì 21 agosto in un appartamento in via delle Città Gemellate a San Sepolcro in provincia di Arezzo.