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 2008  agosto 21 Giovedì calendario

FRANCESCO SPINI

MILANO
Con una lettera spedita al presidente Dieter Rampl, in UniCredit riprendono corpo i malumori nella partita sulla governance di Mediobanca. La missiva, a firma di uno o più consiglieri, è perentoria: contiene la richiesta di convocare quanto prima il comitato strategico del gruppo guidato da Alessandro Profumo. Motivo: prendere una posizione chiara sul nuovo sistema di governo in Mediobanca in vista del prossimo comitato governance di Piazzetta Cuccia che dovrà licenziare la bozza del nuovo statuto.
Il problema, però, non ruoterebbe attorno alla scelta di abbandonare il duale (che contempla un consiglio di sorveglianza e uno di gestione) a favore del sistema tradizionale, con un consiglio di amministrazione e un collegio sindacale. Piuttosto alcuni soci di UniCredit - tra gli «indiziati» di aver scritto la lettera c’è Fabrizio Palenzona, in vacanza al largo di Helsinki, anche se c’è chi guarda a Berardino Libonati - vorrebbero preparare la discussione dando a Rampl un mandato chiaro nel momento in cui si tratterà di mettere l’imprimatur sul progetto di statuto vergato dal notaio Piergaetano Marchetti e già nelle mani di soci e manager di Mediobanca. Nella bozza ci sono passaggi cruciali come quello in cui si parla della composizione del futuro Cda e in particolare di quanti posti riservare ai manager: tre come vorrebbe Cesare Geronzi, cinque come chiedono gli attuali componenti del consiglio di gestione. I tempi si presentano stretti. Al momento non è ancora partita alcuna convocazione per i componenti del comitato governance di Piazzetta Cuccia, però da lunedì la macchina si rimetterà in moto. Geronzi, presidente del consiglio di sorveglianza e grande regista dell’inversione della governance, dopo un mordi e fuggi che lo aveva già portato a Milano lunedì scorso per alcuni incontri, il 25 agosto sarà di nuovo nel capoluogo lombardo. Torneranno anche i manager dell’istituto, a cominciare dall’amministratore delegato Alberto Nagel e dal presidente del consiglio di gestione Renato Pagliaro. Il comitato governance potrebbe essere convocato a breve: si parla di fine agosto, più probabilmente ai primi del prossimo mese. Proprio per l’incertezza del calendario nella lettera a Rampl, in vacanza in Florida fino alla fine della prossima settimana, si propongono tre date - come rivelato ieri dal Sole 24 Ore -: il 27 o il 29 agosto, altrimenti il 2 settembre. Il comitato strategico di UniCredit, composto oltre che da Rampl, da Profumo (che pure rientrerà lunedì a Milano dopo una vacanza in Perù) da Gianfranco Gutty, Franco Bellei, Berardino Libonati, Fabrizio Palenzona, Anthony Wyand, Manfred Bischoff, Luigi Maramotti e Hans Juergen Schinzler potrebbe dunque dare più di un fastidio alla cavalcata trionfale di Geronzi, che peraltro si è mostrato, a parere di molti in Piazza Cordusio, troppo disinvolto nel liquidare il ruolo del principale azionista di Mediobanca. Azionista che ora si ripropone con un piglio più attivo, come quello che Rampl aveva mostrato sulle prime battute di questa rivoluzione interna, arrivando allo scontro con Geronzi fino a minacciare la convocazione del comitato strategico che di norma comunque si riunisce una volta al mese. Dalle parti di Piazzetta Cuccia si ostenta la massima tranquillità, ricordando l’esito unanime degli ultimi patto di sindacato e consiglio di sorveglianza. Ma un protrarsi della discussione sulla nuova governance - che il presidente vuole varare con l’accordo di tutti i grandi soci - potrebbe fare slittare i tempi del cambio, dal previsto 28 ottobre al giugno del prossimo anno. I prossimi giorni saranno decisivi.