Sandra Riccio, La Stampa 20/8/2008, 20 agosto 2008
Boom in Germania: un’agenzia colloca i 65enni nel mondo SANDRA RICCIO Pomeriggi interi davanti alla televisione, lavori di giardinaggio e qualche passeggiata in montagna? No grazie
Boom in Germania: un’agenzia colloca i 65enni nel mondo SANDRA RICCIO Pomeriggi interi davanti alla televisione, lavori di giardinaggio e qualche passeggiata in montagna? No grazie. Ai pensionati tedeschi oziare proprio non piace, tanto che sono sempre di più quelli che scelgono di darsi da fare per rendersi utili anche dopo aver raggiunto l’età della pensione. Ne sa qualcosa l’organizzazione «Senior Experten Service» (Ses) che ogni anno si occupa dei 7.300 pensionati iscritti al suo servizio. Sono tutti ultra 65enni (l’età media è di 67 anni) che desiderano mettere le proprie competenze a disposizione della collettività e in particolare dei Paesi in via di sviluppo. Dalla Bolivia alla Cina, passando per l’India e fino al Madagascar, gli esperti Seniores aiutano a formare il personale per gli ospedali locali, danno una mano nel miglioramento delle coltivazioni agricole, sostengono i progetti di sviluppo con le competenza che hanno maturato in anni e anni di lavoro. Per fare un esempio, l’ultrasettantenne Peter Bole è partito due volte dalla sua cittadina vicino a Bonn per altrettante trasferte nel villaggio indiano di Ashagram. La sua missione? E’ stata quella di fornire ai giovani del luogo le dritte giuste sulla coltivazione dei campi. «I giovani del luogo spesso provengono da famiglie che non possiedono terreni e devono imparare il prima possibile ad autosostenersi anche con la coltivazione di piccoli appezzamenti», spiega l’esperto Bole. Il suo terzo viaggio nel paese dell’India sarà anche l’ultimo della serie perché nel corso degli anni, le attività agricole sono migliorate al punto che i giovani del posto non hanno più bisogno dei consigli degli esperti. Hans Schmidt, invece, è partito più volte per l’Etiopia con l’incarico di istruire i contadini dei villaggi a coltivare le piantagioni di caffè senza dover far ricorso al massiccio utilizzo di pesticidi. Ai coltivatori del luogo ha spiegato come fare per sfruttare i metodi naturali da impiegare contro i parassiti. Le singole missioni non richiedono tempi particolarmente lunghi, si va da un minimo di due settimane fino a un massimo di sei mesi. Anche per questo i volontari sono in costante crescita: negli ultimi sette anni gli iscritti al servizio sono più che raddoppiati. Di recente è poi cresciuto il numero di lavoratori pensionati che hanno optato per un impegno sul luogo di residenza. Molto richiesti sono, per esempio, gli insegnanti per i tanti corsi di recupero nelle scuole tedesche. Intanto c’è già chi si è fermato a studiare il fenomeno. Stando ai dati raccolti dall’Università di Lüneburg, negli anni l’esperienza degli lavoratori più anziani diventerà una merce sempre più rara. Lo confermerebbe il fatto che nell’ultimo anno in Germania sono stati riabilitati ben 1,5 milioni di pensionati. In pratica al Paese sono mancate 400 mila persone altamente qualificate (gli altri hanno invece scelto di tornare al lavoro per soldi) e per questo c’è stato bisogno di ripescare i lavoratori già pensionati. Stando a quanto previsto dallo studio, in futuro gli ultra 60enni dovranno lavorare anche dopo la pensione. Sul posto di lavoro li riporterà la mancanza di personale qualificato, ma anche le nuove necessità economiche. L’Università tedesca dice, infatti, che nei prossimi 15 anni molti non riusciranno a vivere della propria pensione. E per campare dovranno di nuovo lavorare. Stampa Articolo