Ansa.it, 19 agosto 2008
Dietro una comune tazza del caffè con il quale mezzo mondo fa colazione ogni mattina ci sono 140 litri di acqua "virtuale"
Dietro una comune tazza del caffè con il quale mezzo mondo fa colazione ogni mattina ci sono 140 litri di acqua "virtuale". Cioè quella che serve per far crescere, produrre, impacchettare e spedire i chicchi di caffè. Ma la tazza da caffè non è nulla in confronto ai 2.400 litri d’acqua necessari per un hamburger. Un concetto rivoluzionario, quello della cosiddetta "acqua virtuale", che ha portato il suo autore Anthony Allan ad aggiudicarsi lo Stockholm Water Prize 2008.