(Salvador Dalì, La droga sono io, Castelvecchi 2007), 16 agosto 2008
In società, in modo intermittente ma monotono, incontro donne elegantissime, e dunque mediamente carine, con l’osso del coccige quasi mostruosamente sviluppato
In società, in modo intermittente ma monotono, incontro donne elegantissime, e dunque mediamente carine, con l’osso del coccige quasi mostruosamente sviluppato. Da parecchi anni, in generale, queste donne muoiono dalla voglia di conoscermi personalmente. La conversazione tra noi è regolarmente di questo tipo: Donna Coccyx: «Naturalmente la conoscevo già di nome». Io Dalì: «Anch’io». Donna Coccyx: «Forse avrà notato che non ho mai smesso di guardarla. La trovo affascinante». Io Dalì: «Anch’io». Donna Coccyx: «Non faccia l’adulatore! Nemmeno si era accorto di me». Io Dalì: «Parlo di me stesso, signora». (Salvador Dalì, La droga sono io, Castelvecchi 2007).