Simonetta Fiori, "la Repubblica" 13/8/2008;, 13 agosto 2008
Giovanni Soldini dice che la scena di Giorni e nuvole, film diretto dal fratello Silvio, in cui Antonio Albanese esce per l’ultima volta con la barca a vela messa in vendita a causa di problemi economici, gli ha ricordato la storia del padre Adolfo, «un ingegnere tessile che con grande dignità fece fronte a un tracollo finanziario
Giovanni Soldini dice che la scena di Giorni e nuvole, film diretto dal fratello Silvio, in cui Antonio Albanese esce per l’ultima volta con la barca a vela messa in vendita a causa di problemi economici, gli ha ricordato la storia del padre Adolfo, «un ingegnere tessile che con grande dignità fece fronte a un tracollo finanziario. Possedeva un bellissimo Alpa 12,70 che si chiamava Garbì e con cui abbiamo attraversato mezzo Mediterraneo. Io ero il più piccolo, l’equipaggio era composto da mia madre e dai miei due fratelli adolescenti. Tutto nasce lì, in quella barca stretta e molto boliniera: i delfini, i primi colpi di vento, la paura e il coraggio di superarla, la barca che sbanda, gli ormeggi.... L’ultima crociera fu tristissima. Era il 1980, sapevo che il Garbì era in vendita e quello sarebbe stato l’addio. Avevo quattordici anni, Silvio già ventidue. Provavo una gran rabbia, in fondo i miei fratelli sapevano già navigare bene. Io perdevo una cosa che avevo cominciato ad assaporare. Se poco dopo ho scelto una vita in mare, è proprio perché mi fu tolto in quel modo».