Vittorio Sabadin, La Stampa 12/8/2008, pagina 39., 12 agosto 2008
Per interpretare James Bond nel film di 007 all’inizio si era pensato a James Mason o David Niven
Per interpretare James Bond nel film di 007 all’inizio si era pensato a James Mason o David Niven. Siccome nessuno dei due era disponibile, il regista Terence Young ebbe l’idea di proporre al produttore, Albert Broccoli, lo scozzese Sean Connery con cui aveva lavorato nel film "Action of the Tiger". Young preparò Connery per il giorno dell’incontro: gli raccomandò di non chiedere troppi soldi, di indossare qualcosa di decente e di nascondere il forte accento scozzese. Connery invece arrivò nell’ufficio di Broccoli trasandato, con un giaccone sulle spalle, chiese i soldi sbattendo i pugni sul tavolo e non accettò di fare il provino. Era presente, inorridito, lo stesso Ian Fleming che più tardi commentò: "Ero venuto a vedere il comandante Bond, non uno stuntman troppo cresciuto". Concluso l’incontro la moglie di Broccoli, Dana, guardò Connery dalla finestra mentre attraversava la strada e disse: "Si muove come una pantera e ha sex appeal, quello che serve a un agente segreto. Le donne, e anche gli uomini, lo adoreranno". Il parere positivo di Dana prevalse e Connery firmò il contratto.