Giuseppe Scaraffia, Il Sole-24 Ore 10/8/2008, pagina 28., 10 agosto 2008
Denis Diderot a trent’anni, contro la volontà del padre, si sposò con una bella merlettaia. Il matrimonio d’amore a un certo punto si trasformò in una convivenza burrascosa e nel 1745, mentre la moglie era fuori Parigi, Diderot allora trentaduenne s’infatuò di Madeleine de Puisieux, 25 anni, letterata ambiziosa e di idee femministe
Denis Diderot a trent’anni, contro la volontà del padre, si sposò con una bella merlettaia. Il matrimonio d’amore a un certo punto si trasformò in una convivenza burrascosa e nel 1745, mentre la moglie era fuori Parigi, Diderot allora trentaduenne s’infatuò di Madeleine de Puisieux, 25 anni, letterata ambiziosa e di idee femministe. La donna convinse Diderot a emulare Crébillon fils, che aveva raggiunto la celebrità con opere com Il sofà, storia libertina in cui l’anima di un defunto, incarnata in un divano, racconta i rapporti amorosi cui assiste. Per farsi bello Diderot aveva sostenuto che per fare un romanzo del genere bastava trovare un’idea piccante su cui costruire tutto il resto. Dopo qualche giorno tornò dalla de Puisieux con i "Gioielli indiscreti": un anello magico è in grado di far confessare alle vagine delle dame di un’esotica corte le loro avventure. Il libro ebbe successo, ma l’incontentabile Madame de Puisieux trovò lo stile un po’ freddo. Diderot, anche consigliato dagli amici, decise di abbandonare il genere galante: "Voglio far cessare lo scandalo e smetto per sempre di fare il buffone".