Gianni Clerici, "la Repubblica" 8/8/2008;, 8 agosto 2008
«C’è
un rapporto inversamente proporzionale tra la popolarità di uno sport, la sua massa di praticanti e le Olimpiadi. Non ci sono dubbi che gli sport più praticati siano il calcio, il tennis, il ciclismo e il golf. Dopo una timidissima apparizione ad Atene 1896 il golf non si è più visto. Il ciclismo potrebbe avere, a Pechino, un qualche risalto nella specialità del doping, superando addirittura l’atletica. A calcio giocano dei minorenni accompagnati da qualche grande con raccomandazione di tornare presto a far sul serio. E siamo al tennis. In un calendario demenziale, buttate tra Wimbledon e lo U.S. Open, soffocate dalla stagione sul cemento americano, le Olimpiadi sono un non senso, e un mezzo suicidio atletico». (Gianni Clerici)