Andrea Romano, La Stampa 10/8/2008, 10 agosto 2008
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
Troppo a rischio per essere pubblicato. questa la motivazione con cui la Random House, il più grande editore mondiale in lingua inglese, ha cancellato l’uscita negli Stati Uniti di The Jewel of Medina, Il gioiello di Medina, il romanzo della giornalista-scrittrice Sherry Jones che narra la storia di Aisha, moglie prediletta del profeta Maometto. Troppi retroscena piccanti, secondo gli esperti consultati dalla casa editrice. Il timore è di creare un effetto Versi satanici, il libro di Salman Rushdie uscito nel 1988 e costato all’autore la «fatwa» con tanto di condanna a morte decretata dall’ayatollah Khomeini. «La pubblicazione del libro non solo rischia di offendere gli ambienti religiosi musulmani, ma potrebbe anche sollevare proteste e violenze da parte di alcuni gruppi radicali islamici», spiega Thomas Perry della Random House.
Il libro, per il quale la Random House aveva firmato con Sherry Jones un contratto da 100 mila dollari, sarebbe dovuto uscire in America dopodomani. La trama ruota attorno alla vita di Aisha, che, in base alla tradizione islamica, sposò Maometto a soli sei anni, quando lui ne aveva 50, diventando la sua terza moglie e «la prediletta» dell’harem. Secondo gli esperti, però, l’opera della Jones, che da anni si documenta, risulterebbe un’interpretazione un po’ troppo libera. Tanto da assumere i contorni di una storia «senza ritegno» di amore, intrighi e lussuria, ovvero «una dichiarazione di guerra» all’Islam, come sostiene Denise Spellberg, docente di studi islamici all’Università del Texas. Il suo parere è condiviso da altri consulenti a cui la Random si è rivolta.
«Sono rattristata, volevo rendere omaggio ad Aisha e a tutte le mogli musulmane dando loro voce e facendo capire il ruolo fondamentale che svolgono nella società islamica, troppo spesso ignorato dagli storici», ha dichiarato l’autrice in un editoriale del Wall Street Journal firmato da Asra Q. Nomani. La Nomani, indiana-americana di fede musulmana, importante voce del riformismo laico e alfiere del movimento femminista islamico, ha definito la cancellazione un affronto: «A chi crede che la vita del profeta Maometto non sia fatta anche di storie di lussuria, rabbia e dubbi materiali ricordo che nel Corano Allah chiede a Maometto di dire agli altri uomini: "Sono mortale come voi"».
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