Varie, 9 agosto 2008
Valeria, 16 anni, terza di tre fratelli, studentessa al liceo scientifico, figlia di un professionista molto apprezzato in paese e di un’impiegata in un ufficio pubblico, avrebbe compiuto 17 anni tra pochi giorni
Valeria, 16 anni, terza di tre fratelli, studentessa al liceo scientifico, figlia di un professionista molto apprezzato in paese e di un’impiegata in un ufficio pubblico, avrebbe compiuto 17 anni tra pochi giorni. Un paio di anni fa le capitò che il suo ex fidanzato, un M.G. di 23 anni, aveva fatto girare tra gli amici un filmato girato col cellulare in cui c’era lei in atteggiamenti osé. Lo videro amici e parenti, lei ne fu umiliata e traumatizzata e ne venne fuori un’indagine che coinvolse una sessantina di persone. Da allora non s’era più ripresa: non aveva più tante amiche ma andava ugualmente bene a scuola, frequentava la parrocchia, animava gruppi estivi. Solo che tre mesi fa aveva provato a tagliarsi le vene. La settimana scorsa, giunto il momento di andare a dormire, diede la buonanotte alla madre e salì al piano superiore di casa. Fece una lunga doccia e con il solo accappatoio indosso andò nel salone, da un cassetto prelevò le chiavi della cassaforte, la aprì, tirò fuori la Beretta del padre, regolarmente denunciata. La caricò, se la appoggiò al cuore e schiacciò il grilletto. Nessuno udì lo sparo, neppure la madre che pochi minuti dopo se la trovò morta davanti agli occhi. Neanche un biglietto per spiegare le sue ragioni. Intorno alle 23 di venerdì 8 agosto. In una bella casa al centro di Adria, provincia di Rovigo.