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 2008  agosto 08 Venerdì calendario

ISLAMABAD

Il presidente pachistano ed ex generale Pervez Musharraf, che prese il potere con un golpe incruento nel 1999, sarà il primo leader del grande Paese islamico a dover affrontare una procedura di impeachment. Lo hanno annunciato ieri i due leader della maggioranza (finora divisa): Asif Ali Zardari, vedovo dell’ex premier assassinata Benazir Bhutto e copresidente del Partito del Popolo (Ppp), e Nawaz Sharif, ex premier e leader della Lega Pachistana Musulmana N. Entrambi hanno chiesto le dimissioni del presidente per aver «sprofondato il Pakistan in una grave crisi economica e averne minato la transizione democratica».
Musharraf, che ha subito cancellato la partenza per i Giochi di Pechino, ha dichiarato che non si dimetterà ma affronterà l’impeachment, smentendo precedenti affermazioni. Da Washington, la Casa Bianca ha fatto sapere che le vicende legate all’importante (seppur controverso) alleato «sono una questione interna al Pakistan».
Per mettere il presidente in stato di accusa servirà una maggioranza di due terzi in parlamento, che potrebbe essere raggiunta. Per contro Musharraf potrebbe reagire sciogliendo il Parlamento e facendo cadere il governo, una mossa che il presidente sempre più impopolare potrebbe fare solo se – sostengono gli analisti – l’esercito si schiererà apertamente dalla sua parte.
Se andrà in porto, l’iniziativa segnerà il drammatico epilogo di una crisi politica in atto da cinque mesi e caratterizzata da tensioni sempre più palpabili tra il governo anti-Musharraf insediatosi in marzo e l’ex generale.