varie, 6 agosto 2008
Gustavo Rangel Brandau detto Samantha, 30 anni. Transessuale brasiliano, in Italia da tre anni, tutte le sere batteva il marciapiede milanese di via Novara, col nome di Samantha, sognando di tornare un giorno in Brasile per portare i soldi al padre malato che la credeva felice con un lavoro da parrucchiera
Gustavo Rangel Brandau detto Samantha, 30 anni. Transessuale brasiliano, in Italia da tre anni, tutte le sere batteva il marciapiede milanese di via Novara, col nome di Samantha, sognando di tornare un giorno in Brasile per portare i soldi al padre malato che la credeva felice con un lavoro da parrucchiera. La notte di martedì 1 agosto era con un altro trans che si fa chiamare Paola quando su un’auto rubata arrivarono due balordi - un marocchino di anni 17 con precedenti per droga e reati contro il patrimonio, rimbalzato più volte tra una dozzina di istituti e da quattro mesi affidato a "Comunità Nuova”, e Davide Giuseppe Grasso detto Peppe, 19 anni, originario di Catania e abitante a Rozzano nel Milanese, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine - che pretendevano di fare sesso gratis. I trans risposero di no, loro gli saltarono addosso, Paola riuscì a fuggire ma Samantha, «la più esile e indifesa tra noi», fu trascinata in macchina. Là dentro i due, probabilmente gonfi di alcol e cocaina, la picchiarono e la accoltellarono, mentre grondava sangue la stuprarono a turno, dipoi la presero a calci e pugni e infine la gettarono sulla tangenziale Ovest di Milano. Il corpo, mezzo putrefatto, trovato martedì 5 agosto.