Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  agosto 06 Mercoledì calendario

Gustavo Rangel Brandau detto Samantha, 30 anni. Transessuale brasiliano, in Italia da tre anni, tutte le sere batteva il marciapiede milanese di via Novara, col nome di Samantha, sognando di tornare un giorno in Brasile per portare i soldi al padre malato che la credeva felice con un lavoro da parrucchiera

Gustavo Rangel Brandau detto Samantha, 30 anni. Transessuale brasiliano, in Italia da tre anni, tutte le sere batteva il marciapiede milanese di via Novara, col nome di Samantha, sognando di tornare un giorno in Brasile per portare i soldi al padre malato che la credeva felice con un lavoro da parrucchiera. La notte di martedì 1 agosto era con un altro trans che si fa chiamare Paola quando su un’auto rubata arrivarono due balordi - un marocchino di anni 17 con precedenti per droga e reati contro il patrimonio, rimbalzato più volte tra una dozzina di istituti e da quattro mesi affidato a "Comunità Nuova”, e Davide Giuseppe Grasso detto Peppe, 19 anni, originario di Catania e abitante a Rozzano nel Milanese, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine - che pretendevano di fare sesso gratis. I trans risposero di no, loro gli saltarono addosso, Paola riuscì a fuggire ma Samantha, «la più esile e indifesa tra noi», fu trascinata in macchina. Là dentro i due, probabilmente gonfi di alcol e cocaina, la picchiarono e la accoltellarono, mentre grondava sangue la stuprarono a turno, dipoi la presero a calci e pugni e infine la gettarono sulla tangenziale Ovest di Milano. Il corpo, mezzo putrefatto, trovato martedì 5 agosto.