"La Stampa" 4/8/2008;, 4 agosto 2008
«Liberare il doping significa moltiplicare per dieci i pericoli legati alla salute. Nel mio ambiente, il volley, conosco molti giocatori che assumono farmaci al grido di ”tutto quello che non è doping, lo prendo”
«Liberare il doping significa moltiplicare per dieci i pericoli legati alla salute. Nel mio ambiente, il volley, conosco molti giocatori che assumono farmaci al grido di ”tutto quello che non è doping, lo prendo”. Ecco: le lascio immaginare che cosa succederebbe se per caso Cio e Wada sdoganassero l’Epo. Sarebbe la fine di tutto e, Dio non voglia, di molti». (Julio Velasco)