varie, 4 agosto 2008
TARQUINI
TARQUINI Gabriele Giulianova (Teramo) 2 marzo 1962. Pilota. Già campione mondiale karting (1984), corse 38 Gp di Formula 1 (1987-1995, Osella, Tyrrell ecc.), miglior risultato un 6º posto in Messico nell’89. Nel 2009 ha conquistato il titolo iridato del turismo, guidando una Seat Leon • « Lo chiamano Cinghios. Il soprannome gli era stato affibbiato da Beppe Gabbiani. Negli anni Settanta, il pilota piacentino, detto a sua volta ”Cavallo Pazzo”, aveva sintetizzato due caratteristiche di Gabriele Tarquini: l’aggressività (del cinghiale) e l’aspetto, un po’ meridionale, per lui che era del Nord, paragonandolo agli indios. [...] Sono pochi i piloti italiani saliti nell’Olimpo dell’automobilismo. Prima di lui c’erano riusciti Nino Farina e Alberto Ascari in F1, Miki Biasion (rally), Roberto Ravaglia (turismo) e Teo Fabi (endurance). Ma quello dell’abruzzese è anche un record assoluto, perché è stato il driver più anziano di tutti i tempi a conquistare un Mondiale. Ha battuto il fenomenale Juan Manuel Fangio che si era laureato campione per la quinta volta a 46 anni. [...] Un titolo, fra l’altro, ottenuto 25 anni dopo quello vinto nel 1984 nei kart. ”Ricordo quel giorno come se fosse ieri. Fu il primo mattone di tutta la mia lunga carriera. Devo ogni cosa a quel primo Mondiale. Purtroppo in F1 non sono stato fortunato. Ho disputato 38 gare, ma non ho mai avuto a disposizione una monoposto competitiva: Osella, Coloni, AGS, Fondmetal e una corsa con la Tyrrell. Deluso sono passato al turismo ed era la strada giusta. [...]”» (Claudio Russo, ”Il Messaggero” 30/11/2009) • «[...] E pensare che da bambino non ero un fanatico dei motori. Ho cominciato quando mio padre rilevò un distributore a Giulianova con annessa pista di kart: sono salito e non sono mai più sceso. Ho vinto il campionato italiano, europeo e Mondiale. Quando Gabriele Lucidi mi propose un test con le auto lo mandai a ...stirare. Non mi interessava, poi insistette e da allora in inverno, senza gare, vado in crisi d’astinenza [...] Corro le maratone, sono stato tre volte a New York: corro ogni anno 1000 km insieme a Trulli. [...]» (Alessandro Stefanini, ”La Gazzetta dello Sport” 6/3/2008).