Roberto Perrone, ཿCorriere della Sera 1/8/2008;, 1 agosto 2008
«Nella mia vita ho fatto una bella vendemmia, ho vissuto momenti da rosso, da bianco, da champagne, da rosé
«Nella mia vita ho fatto una bella vendemmia, ho vissuto momenti da rosso, da bianco, da champagne, da rosé. Un bel rosso corposo per l’Olimpiade di Sydney. Mi sono divertito dal primo all’ultimo giorno, ero competitivo, una bella bottiglia importante. E, per quello stesso anno, un bianco per gli Europei di Helsinki, che sono stati l’antipasto di quell’Olimpiade straordinaria. Champagne ai Mondiali di Fukuoka, quando mi sono confermato. Non ero ”abbondante” come a Sydney, ma forse più ricercato: dopo l’oro olimpico anche quello Mondiale dei 200 misti. Un rosé ai Mondiali di Barcellona con il bronzo nei 200 misti. Lì mi sono preso una liberazione, come concedersi un vino che non è molto abituale sulle nostre tavole. Agli Europei di Budapest dove sono ritornato competitivo ero una bella tequila, una rivelazione, un sapore inaspettato, forte, ma sorprendente. Limone, sale e tequila». (La carriera di Massimiliano Rosolino in termini alcolici)