Corriere della Sera 27/7/2008, 27 luglio 2008
Il tatuaggio va ancora di moda, ma – sottolinea uno studio pubblicato sulla rivista Archives of Dermatology – un tatuato su 5 mostra segni di pentimento e il 6%, soprattutto donne, desidera eliminarlo
Il tatuaggio va ancora di moda, ma – sottolinea uno studio pubblicato sulla rivista Archives of Dermatology – un tatuato su 5 mostra segni di pentimento e il 6%, soprattutto donne, desidera eliminarlo. Come si tolgono i tatuaggi? La metodica più nuova è il laser che dà risultati migliori rispetto alle altre tecniche, per esempio, la dermoabrasione, e con minori effetti collaterali. Il laser fraziona i granuli di pigmento in particelle piccolissime che vengono riassorbite dall’organismo. La facilità di eliminazione dipende dalla quantità di pigmento utilizzata, dalla profondità nella pelle e dal colore. Questo approccio funziona molto bene se il tatuaggio è superficiale e ha pigmenti scuri (blu, nero), meno bene se è profondo e contiene pigmenti chiari (giallo, rosso, azzurro). Per la rimozione ci vogliono da 2 a 8 sedute a distanza di un mese l’una dall’altra. Si può avere effetti negativi? Quando i tatuaggi sono in profondità bisogna utilizzare laser a potenza maggiore con il rischio che si formino cicatrici. In persone predisposte si possono formare anche i cosiddetti cheloidi, ”salsicciotti” di tessuto cicatriziale. In alcuni casi c’è il rischio di una ipopigmentazione nell’area del tatuaggio perché con i pigmenti vengono danneggiati i melanociti, le cellule contenti melanina (la sostanza che colora la pelle). Qualche consiglio? E’ d’ estate che si prende la decisione di togliere un tatuaggio, ma il periodo migliore per rimuoverlo va da ottobre ad aprile: per effettuare il trattamento laser la pelle non deve essere abbronzata. A cura di Antonella Sparvoli Antonino Di Pietro, presidente Società italiana dermatologia plastica,estetica e oncologica, (Isplad)