Nòva 24 luglio 2008, Luca Tremolada, 24 luglio 2008
I segreti di una YouTube Star. Nòva 24 luglio 2008 Non è poi così difficile diventare una star su YouTube, il problema semmai è restare sulla cresta
I segreti di una YouTube Star. Nòva 24 luglio 2008 Non è poi così difficile diventare una star su YouTube, il problema semmai è restare sulla cresta. Per almeno una settimana. questa la dura legge del sito di condivisione di Google. A due anni dall’esplosione dei video sul web non si è ancora capito granché, ma una certa grammatica per diventare famosi sta emergendo con chiarezza. Per esempio: si è capito che non basta strepitare, non serve più lasciarsi andare a crisi isteriche, cantare a squarciagola se si è stonati o sperimentare reazioni chimiche a base di bibita gasata. Difendere una star decaduta caragnando davanti a una telecamera può rendere famosi per qualche mese, magari si strappa un invito in tv, ma gli utenti di YouTube dimenticano in fretta e trasformano tutto in parodia. Infine, si è anche capito che le confessioni di adolescenti spesso sono scritte da abili autori hollywodiani. Insomma, a due anni di distanza queste "trovate" hanno stufato. Chi si ricorda di Amanda Congdon, la conduttrice di Rocketboom? Alla fine del 2004 il video-tg era novità, oggi per catturare l’attenzione non basta essere bionda e spigliata. Stessa storia per Bree, meglio conosciuta come lonelygirl15. Quando si scoprì che non era una quindicenne qualunque, in cerca di una telecamera per confessarsi, ma un’attrice che recitava un copione scritto, gli utenti sono scappati. Eqal, la società specializzata in social networking che ha creato lonelygirl15 si è messa a vendere la fiction via web. E ora che gli americani ne hanno piene le scatole, ha deciso di lanciare in Italia una lonleygirl15 tutta italiana. Tanto, avranno pensato, agli italiani piacciono molto le "novità" americane. Anche Ask Ninja tutto sommato ha fatto il suo tempo, su YouTube è un format datato. La star vestita da Ninja che dispensava esilaranti pillole di saggezza su richiesta (bastava scrivergli una mail per ottenere via YouTube una risposta), oggi tiene spettacoli nei teatri e scrive show per la televisione. Insomma, la generazione che condivide e consuma video su internet si stanca facilmente dei propri idoli. Ecco perché le nuove star di YouTube sono delle non-star. Piacciono perché sono utili. Sono gli "How to", persone comuni che tengono lezioni su materie assurde. Spiegano come cotonarsi i capelli, come suonare con la chitarra "Women no cry". Attraverso dei video ti insegnano a organizzare una festa folle, a costruire un cane con dei palloncini o a trovarsi una fidanzata. C’è ad esempio la sempre-sorridente Iris Jay. A una festa la 31enne californiana stupì e affascinò un po’ tutti per la sua acconciatura anni Cinquanta. Tutte le chiesero come avesse fatto, così decise di postare su internet un video con delle indicazioni pratiche. Fu un successo. Walt Ribero, 24 anni di Philadelphia ha raccontato così la sua storia: «Non ci sono video che insegnano a leggere la musica. Così mi sono messo davanti a una telecamera e ho cominciato a tenere delle lezioni». La gente gli ha scritto chiedendogli consigli pratici, tipo come eseguire un dato accordo con la chitarra, e lui strumento alla mano, premeva Rec ed eseguiva il passaggio. I video gli hanno portato fortuna e ora insegna sempre online a Ustreamtv. A ben vedere, YouTube ha portato fortuna a tutti. I premiati con gli YouTube Award del 2006 hanno tutti avuto successo. La sfortunata cantante Terra Naomi, rifiutata dalla major e costretta a pubblicare su YouTube la canzone "Say it’s possibile", scoprì che il successo era invece "possible". Dopo essere stata premiata sul sito di condivisione è stato messa sotto contratto dalla Island Records. Nella categoria commedia, Anthony Padilla e Ian Hecox si sono affermati con la loro fiction Smosh. I due studenti americani del River College già noti dal 2005 per un esilarante e demenziale parodia sui Pokemon sono diventati cabarettisti, autori televisivi e vendono pure magliette con la scritta "Smosh" su internet. Ancora: Juan Mann vinse la categoria dei video più ispirati, grazie alla sua campagna sociale per donare degli abbracci gratuiti. L’inventore della campagna "Free hugs" per il diritto a ricevere "abbracci gratuiti" ha "vinto" un invito in televisione alla corte della potentissima Oprah Winfrey. Insomma, tutto bene. Eppure, nessuno di loro è riuscito a restare sulla cresta dell’onda di YouTube. Il sito di condivisione macina volti su volti, e ha una memoria brevissima. Ecco perché gli idoli del web 2.0 hanno capito che non basta avere un’idea originale. Le nuove YouTube Star hanno così da imparare dallo star system. Oggi chi vuole emergere non può non avere un canale web, un sito internet, essere presente sui social network più "à la page" e rispondere quotidianamente alle mail dei fans. Ma, cosa più importante, deve aggiornare continuamente i contenuti. E spesso non basta neppure questo. Chi sa stare sulla scena di YouTube ha dovuto imparato anche a essere riconoscibile e seriale. Con milioni di video che si aggiungono quotidianamente restare sulla vetta è pressoché impossibile. Il turn-over è massacrante. Ecco perché è necessario inventarsi qualche trucco. Come ad esempio ha fatto Vadrum. La sua ultima opera è stata vista da sei milioni di persone; inoltre, possiede un canale a cui sono iscritti 20mila utenti. Di suo, Vadrum è un musicista che si diverte a riarrangiare con la batteria pezzi famosi. Il suo capolavoro è il riadattamento della sigla di Supermario, un videogioco della Nintendo. Il titolo? Vadrum incontra Supermario. Nel suo repertorio anche Vadrum incontra il barbiere di Siviglia, eccetera. Grazie a questo escamotage, ovvero ripetere nel titolo "Vadrum meet...", il nostro artista-batterista è diventato una presenza attesa e familiare per gli spettatori del sito. Senza nulla togliere al fatto che è indubbiamente bravo. E questo fa la differenza. Il che non significa che fenomeni come quello di Lital Mizel e dell’amica Adi Frimerman non si ripeteranno. Ballare come due indemoniate davanti a una telecamera non richiede talento, ma attira l’attenzione. Il video della performance delle due americane è stato visto da più di 10 milioni di persone in tutto il mondo. Fenomeni come questo si ripeteranno, nonostante la vocazione al professionismo che sta investendo le YouTube star. Ma qualche cosa sta cambiando tra i vecchi e i nuovi idoli. Un video musicale attualmente in programmazione sulle principali emittenti musicali racconta e fa il verso alle vecchie stelle del video online. Il gruppo si chiama Weezer e la canzone "Pork and Beans". Durante la clip sfilano un po’ tutti da "Ask a Ninja" al primo autentico idolo dei video: Uma Uma, il grassone che cantava sulle note di Uma Uma Dance. A proposito: qualcuno se lo ricorda ancora? Luca Tremolada