Corriere della Sera 25 luglio 2008, Rocco Cotroneo, 25 luglio 2008
«Criminale politico» Il dossier di Cossiga che aiuta Battisti. Corriere della Sera 25 luglio 2008 «Il detenuto Cesare Battisti è un delinquente politico, non comune »
«Criminale politico» Il dossier di Cossiga che aiuta Battisti. Corriere della Sera 25 luglio 2008 «Il detenuto Cesare Battisti è un delinquente politico, non comune ». Firmato: l’ex presidente della Repubblica italiana. Era tutto quello che volevano i legali dell’ex terrorista arrestato a Rio de Janeiro nel marzo 2007 e in attesa di estradizione. Un parere autorevole per tentare di ribaltare una sentenza che sembrava già scritta, l’assai probabile restituzione di Battisti all’Italia. «Sì, ho risposto alla richiesta arrivatami dal Brasile», conferma al Corriere Francesco Cossiga: «Come ho già affermato in altre occasioni, i delitti per i quali Battisti è stato condannato sono politici, come tutti quelli commessi dai brigatisti nella loro attività». Un primo effetto la lettera di Cossiga lo ha già sortito. La difesa di Battisti è riuscita ad allegarla agli atti per appellarsi ad una prima sentenza sfavorevole. Inoltre, qualche giorno fa, l’ex terrorista ha deciso di chiedere asilo politico al Brasile, mossa che sospende tecnicamente il processo di estradizione. «L’aria è certamente cambiata a favore di Battisti – commenta una fonte vicina ai comitati di difesa sorti in Brasile dopo la detenzione ”. L’opinione di un ex capo di Stato non può lasciare indifferenti ». Non è invece facile da digerire per il governo italiano, impegnato con ogni sforzo per ottenere il ritorno di Battisti. Passato un anno di detenzione, l’ex terrorista ha cambiato strategia, sostituendo il primo collegio difensivo con un legale di fama, l’avvocato esperto in diritti umani ed ex deputato Luiz Eduardo Greenhalgh, amico di lunga data del presidente Lula, con ottimi contatti a tutti i livelli. La decisione finale spetta al massimo organo della giustizia brasiliana, il Supremo tribunal, che è indipendente dall’esecutivo. Ma il lavoro di Greenhalgh per convincere il Brasile che Battisti non è l’assassino di quattro persone ma un romanziere perseguitato, assicurano a Brasilia, già si sta facendo sentire. Rocco Cotroneo