Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  luglio 31 Giovedì calendario

Panorama, giovedì 31 luglio Per l’anagrafe di Trujillo, il paese natale 550 km a nord di Lima, è Nezareth Castillo Rey

Panorama, giovedì 31 luglio Per l’anagrafe di Trujillo, il paese natale 550 km a nord di Lima, è Nezareth Castillo Rey. Ma tutti in Perù lo conoscono come il Niño predicador (il bambino predicatore). Figlio d’arte, i genitori sono pastori cristiano-evangelici, Nezareth è un quattordicenne ora famoso in tutta l’America Latina per le sue esibizioni di tono religioso. Sfoggia un’oratoria incendiaria, canta e balla come una rockstar. Ma non è il solo: dal Brasile a Panama, dal Perù all’Ecuador, i piccoli profeti dilagano mentre la Chiesa cattolica perde terreno. Su Nezareth, che significa inviato di Dio, girano anche filmati su Youtube (in alto un fotogramma). Frequenta le medie nella scuola cattolica Virgen del Carmen (che lo ha esonerato dal catechismo), gioca a pallone, suona la chitarra. Ma ogni tanto si assenta dalle lezioni per le sue esibizioni, durante le quali i genitori raccolgono copiose offerte. «Il suo primo sermone lo tenne a 3 anni» ricorda compiaciuta la madre, Marisela Valderrama. «Nella chiesa di Paiján salutò i fedeli nel nome di Cristo». Il padre, Andrés Castillo, va dicendo che all’età di 17 anni gli apparve Dio in sogno e gli rivelò che avrebbe avuto un «figlio poderoso». Quando la madre era incinta di 3 mesi sognò che l’Altissimo le confermava: «Tuo figlio sarà uno strumento nelle mie mani». Il Niño predicador, a cui i genitori invece delle favole raccontavano la Bibbia, è un genietto della comunicazione e dello spettacolo. A 6 anni, in giacca e cravatta, davanti a migliaia di fedeli a Porto Rico attaccava la teoria sull’evoluzione della specie di Charles Darwin gridando: «Non sono figlio di due scimmie, ma di Dio» . In Perù, dove gli evangelici sono ormai 3 milioni, quasi il 10 per cento della popolazione, a Nezareth attribuiscono pure miracoli, come la cura della sordità e dei tumori. Naturalmente quello del baby showman è anzitutto un business redditizio. «C’è gente che gli regala 1.000 dollari, casa, auto» racconta scar Quispe Vigo, evangelico di Trujillo. L’aspetto più impressionante è il proliferare dei Nezareth. In Brasile Ana Carolinas Dias, 14 anni, anche lei figlia d’arte, predica da quando ne aveva 2. Marcos Ferreira do Santos, 16 anni, fa l’esorcista da quando ne aveva 5. Nel 2006 le Chiese evangeliche dell’Ecuador contavano 98 predicatori in erba. E nel 2007 in Perù è stato addirittura organizzato un Festival evangelico de niños predicadores. C’erano 6 mila bambini. Gian Antonio Orighi