Giornali Vari, 21 luglio 2008
Anno V - Duecentoventinovesima settimanaDal 14 al 21 luglio 2008Napoli La spazzatura è sparita da Napoli e persino Scalfari ha dovuto ammettere che questo merito a Berlusconi bisogna riconoscerglielo: «il culmine del disastro è avvenuto nel biennio prodiano e il centrosinistra ne porta la responsabilità
Anno V - Duecentoventinovesima settimana
Dal 14 al 21 luglio 2008
Napoli La spazzatura è sparita da Napoli e persino Scalfari ha dovuto ammettere che questo merito a Berlusconi bisogna riconoscerglielo: «il culmine del disastro è avvenuto nel biennio prodiano e il centrosinistra ne porta la responsabilità. Berlusconi da quel grande comunicatore che è l’ha capito al volo, ci ha impostato la campagna elettorale e poi i primi atti del suo governo. Dopo due mesi ha risolto il problema. Non era poi così difficile ma segna la linea di confine tra chi privilegia il fare sul mediare, tra chi ha carisma e chi non ce l’ha. Dopodiché Berlusconi resta quello che è, un venditore al quale il successo ha dato alla testa, un egocentrico, un populista, un demagogo...». Il premier ha organizzato il suo trionfo riportando il consiglio dei ministri a Napoli venerdì 18 luglio e coniando uno slogan dei suoi: «Ho restituito la città all’Occidente». In effetti, in città, non c’è più nessun mucchio maleodorante. E tuttavia: troppi centri della Campania risultano ancora ammorbati dai cumuli di immondizia (Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere, Capodrise, Marcianise ecc.) e inoltre il problema a Napoli-città è stato risolto con interventi esterni. In altri termini: Napoli non ha ancora costruito un sistema per venire a capo della questione con le proprie forze. La spazzatura infatti è sparita grazie all’attività delle discariche di Savignano Irpino (Avellino) e di Sant’Arcangelo Trimonti (Benevento), alla ripresa vigorosa delle esportazioni verso la Germania (cinque viaggi a settimana da mille tonnellate a treno) e alla collaborazione di quattro Regioni (Piemonte, Lombardia, Puglia e Veneto), che hanno accettato di smaltire una parte di roba napoletana. Non sono risultati da poco, e basterà ricordare che le stesse Regioni che hanno detto sì a Berlusconi dissero no a Prodi e anzi il governatore della Sardegna, Soru, passò i guai suoi per aver accettato, allora, di dare una mano. Nella conferenza stampa di venerdì 18 Berlusconi ha annunciato lo sblocco di 60 milioni europei, un finanziamento già erogato da 525 milioni, l’entrata in funzione del termovalorizzatore di Acerra entro gennaio (ma qui esagera: ci vorrà un anno). Poi: in 37 comuni campani verranno realizzati impianti di smaltimento. Vi saranno 4 siti di termovalorizzazione, 16 siti di stoccaggio provvisorio e 7 siti di impianti di produzione di cdr. Il premier coltiva il sogno di realizzare una coda turistica al G8 dell’anno prossimo alla Maddalena: finiti i lavori, i potenti della Terra si trasferirebbero a Napoli per fare un giro della città e constatare quanto è pulita. Non è detto che non gli riesca.
Papa Ha suscitato grande clamore, e una quantità di commenti, il discorso del Papa a Sidney (sabato 19 luglio) a proposito dei preti pedofili. In questo discorso vi è una parte di forte connotazione morale: il Papa ha riconosciuto «la vergogna che tutti abbiamo sentito a seguito degli abusi sessuali sui minori da parte di alcuni sacerdoti o religiosi di questa nazione. Sono profondamente dispiaciuto per il dolore e la sofferenza che le vittime hanno sopportato e assicuro che, con i loro pastori, anche io condivido la loro sofferenza. Questi misfatti che costituiscono un così grave tradimento della fiducia devono essere condannati in modo inequivocabile. Essi hanno causato grande dolore e hanno danneggiato la testimonianza della Chiesa». Benedetto aveva parlato di «enormi crimini» già nel 2006 in Irlanda (un paese dove la piaga dei preti-pedofili è particolarmente diffusa) e di «profonda vergogna» ancora lo scorso aprile negli Stati Uniti (un miliardo di risarcimenti alle famiglie delle vittime - una somma cioè identica a quella che la Chiesa incassa dall’8 per mille italiano - e la bancarotta, causa pedofili, delle diocesi di Tucson in Arizona, Portland in Oregon, Spokane in Washington, Davenport in Iowa e San Diego in California). Ripercorrendo i discorsi, si nota un crescendo di indignazione morale.
Crimen sollicitationis Ma il punto più importante, e del tutto nuovo, è l’affermazione secondo cui i preti-pedofili vanno processati in tribunale: «Le vittime devono ricevere compassione e cura e i responsabili di questi mali devono essere portati davanti alla giustizia». Sembrerebbe un’affermazione ovvia, ma non lo è per nulla: una disposizione interna del 1962 - la Crimen sollicitationis -, e che Ratzinger a suo tempo fece senz’altro propria, raccomandava ai vescovi di tutto il mondo di smussare i casi di cui fossero venuti a conoscenza, evitando polveroni, ammonendo, correggendo e se del caso sospendendo, muovendosi insomma con «pastorale prudenza». E soprattutto non raccontando a nessuno che la linea di condotta stabilita dalla gerarchia era quella: in testa alla Crimen sollicitationis stava la frase, in latino: «Da conservare con cura negli archivi segreti della Curia come strettamente confidenziale. Da non pubblicare, né da integrare con alcun commento». In pratica, quando si scopriva un prete pedofilo, dopo averlo ammonito e magari sospeso, lo si trasferiva ad altra sede, in modo che lo scandalo in loco venisse sopito. Le proteste delle famiglie, che magari avevano scelto di denunciare il pedofilo al vescovo prima che alla polizia, restavano senza effetto. E nella nuova diocesi, purtroppo, il prete trasferito riprendeva molto presto a dar sfogo alla sua passione.
Dati Qualche dato per rendersi conto dell’ampiezza del fenomeno. In Italia, dal 1991 al 2006, vi sono state 17 condanne e 22 incriminazioni di preti pedofili. L’ultima a Roma: il parroco della Natività di Maria Santissima è stato accusato venti giorni fa di aver abusato di sette bambini negli ultimi dieci anni. I casi più gravi sono tuttavia negli Stati Uniti. Nel 2004 la Conferenza episcopale americana ha pubblicato un documento ufficiale che ha recepito i dati del John Jay College of Criminal Justice della City University of New York. Tra il 1959 e il 2002 i sacerdoti denunciati per pedofilia sono stati 4.392 su una popolazione di 109.000 persone, il 4 per cento del totale, una percentuale nettamente superiore a quelle che si registrano in altri ambienti: c’era dunque, nell’educazione stessa al sacerdozio qualcosa di problematico, che rendeva troppi preti in-completi, nel senso più profondo del termine, all’esercizio pastorale. Lo stesso rapporto americano sottolinea che dopo il 2000 il numero di casi si è drasticamente ridotto. giusto dunque ammettere che, mentre la Chiesa ha resistito in ogni modo alle legittime incursioni della giustizia civile, ha anche operato al suo interno un profondo rinnovamento che ha isolato e circoscritto il fenomeno. anche per questo, probabilmente, che il Papa ha giudicato giunto il tempo per un’apertura alle richieste di tutte le associazioni che riuniscono le vittime dei preti-pedofili.
Incontro Benedetto ha poi ricevuto, nell’ultimo giorno della sua permanenza in Australia, due uomini e due donne, vittime a suo tempo di abusi, che hanno chiesto, a nome di tutte le vittime, conforto e assistenza. Benedetto li ha consolati e ha promesso. Questo viaggio australiano era stato indetto per celebrare la XXIII Giornata Mondiale della gioventù. Il prossimo appuntamento internazionale della Giornata - annunciato dal Papa domenica - sarà a Madrid, cioè in terra di Zapatero. Anno: il 2010. Poco prima che in quel Paese, governato dall’uomo che il Vaticano considera un diavolo, si vada nuovamente a votare.
Iran Bill Emmot, che è stato direttore dell’Economist, ha annunciato sul Corriere della Sera di domenica scorsa che tra novembre e gennaio, «quasi certamente», Israele attaccherà l’Iran per distruggere i centri dove gli iraniani stanno preparando la bomba atomica. Se l’attacco non sarà preciso - dice - la reazione iraniana innescherà un mega conflitto medio-orientale. Anche una guerra mondiale? Forse.