varie, 24 luglio 2008
FRANCESCA
FRANCESCA Stefano Genova 22 aprile 1972. Portavoce del Sindaco di Genova Marta Vincenzi, nel 2008 è stato arrestato nell’ambito della cosidetta ”Mensopoli”, il giro di mazzette dell’imprenditore vercellese Roberto Alessio per garantirsi vittorie sicure degli appalti. Accusato di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta, si dichiara innocente. «[...] Quando avevo capito che c’era qualcosa che non andava nelle gare d’appalto, ero subito corso dal segretario generale del Comune e avevo espresso tutte le mie preoccupazioni, sollecitando di fare chiarezza, coinvolgendo la Guardia di Finanza. Ecco, se tornassi indietro, andrei io stesso dalla Finanza per chiedere indagini [...]» (Alessandra Pieracci, ”La Stampa” 28/5/2008) • «[…] una passione per le Mercedes e la bella vita. Uno che offre champagne Cristal nelle serate in discoteca con Umberto Smaila al piano bar. Uno che al liceo fonda un comitato antimafia e lo intitola a Johnny Stecchino, poi trentenne apre un’agenzia di comunicazione e la chiama Wam&Co, dove Wam sta per Wolfang Amadeus Mozart, ”il mio compositore di riferimento”. Uno che si vanta di aver curato la comunicazione di 27 ordini degli avvocati, a cui consegnava slogan tipo ”Avvocati italiani: curiamo i vostri diritti”. Per il sindaco Vincenzi, era più che un semplice portavoce. Dopo averla portata alla vittoria con lo slogan ”la nuova stagione” (prima che lo adottasse Veltroni), la affiancava nell’ufficio al settimo piano di Palazzo Tursi. Uomo immagine, consulente del sindaco insieme a Renzo Piano e Carlo Freccero. In un anno ha importato la Notte Bianca e ideato l’Estate Summer Festival. Meno successo aveva riscosso nei due anni di gestione di Telecittà (proprietà coop rosse), dove lo ricordano solo per il buco di 800 mila euro, le liti ”e lo stile alla Gordon Gekko nel film Wall Street”» (Giuseppe Salvaggiulo, ”La Stampa” 24/5/2008).