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 2008  luglio 22 Martedì calendario

Il mistero di Gian Gastone, l’ultimo dei Medici. Corriere della Sera 22 luglio 2008 Dissoluto, depravato, pigro, vizioso, oppure colto, raffinato, incompreso, oppresso da una corte bigotta e intollerante, depresso fin dall’infanzia per colpa della madre egoista, cattiva, ribelle e del padre esagitato? Imperdonabile o calunniato? Gian Gastone dei Medici, l’ultimo granduca fiorentino, nato nel 1671 e morto nel 1737 dopo quattordici anni di un regno senza gloria, è sempre apparso quale uno di quei personaggi che la storia preferisce trascurare, dedicandogli poche righe di colore nel suo libro maestro

Il mistero di Gian Gastone, l’ultimo dei Medici. Corriere della Sera 22 luglio 2008 Dissoluto, depravato, pigro, vizioso, oppure colto, raffinato, incompreso, oppresso da una corte bigotta e intollerante, depresso fin dall’infanzia per colpa della madre egoista, cattiva, ribelle e del padre esagitato? Imperdonabile o calunniato? Gian Gastone dei Medici, l’ultimo granduca fiorentino, nato nel 1671 e morto nel 1737 dopo quattordici anni di un regno senza gloria, è sempre apparso quale uno di quei personaggi che la storia preferisce trascurare, dedicandogli poche righe di colore nel suo libro maestro. Un colore spiacevole: un uomo maturo messo a forza sul trono, che fugge le responsabilità per stare sempre a letto, in una camera i cui cattivi miasmi vengono dispersi da montagne di rose, tra cortigiani dediti alla crapula, senza meritare amore da parte della città e degli stessi congiunti, salvo le impagabili, impietosite sorelle, Violante e Anna Maria. Un re da dimenticare, anzi da obliterare, visto che fece finire tanto miseramente una dinastia che aveva dato alla civiltà dei protagonisti quali Lorenzo e Cosimo? E invece no. No, non lo dimentichiamo, è un personaggio da studiare, dice la mostra che si è aperta proprio nella Cappella dei Principi in San Lorenzo il 16 luglio, pochi mesi dopo il recupero dei suoi resti in una cripta misteriosa dentro la quale – mistero dei misteri – erano anche i corpi di ben otto bambini. Non lo dimentichiamo, guardiamo di nuovo se è stato calunniato da tante persone, compresa la moglie tedesca che non volle mai venire a Firenze. Guardiamo cosa scriveva, leggeva, diceva. Una mostra non ricca, strana, fatta di ritratti, lettere, documenti, monete, ma anche di medaglie d’oro, corone, lastre dedicatorie, diari, lettere, documenti, e ornamenti. La mostra dedicata a Gian Gastone precede la pubblicazione di un volume dedicato da Monica Bietti, Giunti editore, al lungo lavoro scientifico che dal maggio 2004 viene condotto sui resti della famiglia Medici, grazie ad avventurose esumazioni, a ritrovamenti misteriosi, quali quella degli otto cadaverini vicini a un Granduca fallito e impotente. Le prime «ricognizioni» dei corpi dei Medici furono condotte a metà dell’Ottocento per essere riprese poi, con intenti più severamente scientifici, a metà Novecento dal clinico Gaetano Pieraccini: comunque le sepolture erano state spogliate da tempo dei gioielli, delle armi e dei ricchi abiti, e dunque dopo le analisi le ossa furono deposte dallo studioso, che era anche sindaco della città, in semplici cassette poi danneggiate dalle acque dell’alluvione. Dal 2004, in San Lorenzo il Progetto Medici va avanti, coinvolgendo molti studiosi, ma registrando anche interventi avventati. I resti di Gian Gastone erano stati esclusi da indagini precedenti, e quindi la sua cripta è al centro di indagini tanto sistematiche da consigliare perfino la revisione storica del personaggio. Wanda Lattes