La Repubblica 22 luglio 2008, LUIGI BIGNAMI, 22 luglio 2008
Fenici. Ricostruita la nave che "conquistò" l´Africa. La Repubblica 22 luglio 2008 L´esploratore britannico Philip Beale potrebbe riscrivere una lunga pagina della storia del continente africano
Fenici. Ricostruita la nave che "conquistò" l´Africa. La Repubblica 22 luglio 2008 L´esploratore britannico Philip Beale potrebbe riscrivere una lunga pagina della storia del continente africano. Tra pochi giorni, infatti, partirà con l´intento di circumnavigare l´Africa a bordo di un´imbarcazione costruita con gli stessi materiali usati dai fenici. Proprio loro, secondo l´esploratore, furono i primi a realizzare questo viaggio circa 2.500 anni fa, millenni prima, quindi, rispetto agli esploratori portoghesi del quindicesimo secolo, come vuole la storia ufficiale. Costruita con pino d´Aleppo, la nave è tenuta insieme da funi ottenute dal legno e sarà spinta solo dal vento e dai muscoli dei volontari che il prossimo 6 agosto s´imbarcheranno per questa avventura. Lunga 22 metri, Phoenicia (questo il nome dell´imbarcazione) inizierà il suo viaggio partendo dal Canale di Suez, per coprire i 24 mila chilometri previsti in circa dieci mesi. Da sempre si ritiene che fu Bartolomeo Diaz a compiere la prima circumnavigazione dell´Africa, o meglio a superare, nel 1488, il capo di Buona Speranza, chiamato allora capo delle Tempeste, scendendo da occidente, mentre un anno prima, da oriente Pedro del Corvilao era giunto fino al Mozambico. Beale, che per anni ha lavorato per la Royal Navy, si è convinto dell´impresa fenicia per una serie di coincidenze che si sono verificate durante una precedente spedizione. Tra il 2003 e il 2004, infatti, con una barca costruita con gli stessi strumenti dell´ottavo secolo dopo Cristo dimostrò che gli indonesiani avrebbero potuto avere commerci con gli abitanti dell´Africa occidentale. Quando con quell´imbarcazione (la Borobudur), in rotta dall´Indonesia verso l´Africa, si fermò a Città del Capo, in Sud Africa, alcuni ricercatori universitari con cui venne a contatto gli avanzarono l´ipotesi che i primi a compiere il periplo dell´Africa fossero stati gli indiani. «Sarebbe stato più logico ipotizzare che fossero stati gli arabi - spiega Beale - Per questo ho iniziato una serie di ricerche che mi hanno portato verso una strada del tutto diversa da quelle immaginate: lo storico greco Erodoto, infatti, in un suo scritto del 440 avanti Cristo, parla di una circumnavigazione dell´Africa da parte dei Fenici avvenuta duecento anni prima». Secondo Beale i dettagli della posizione del Sole all´orizzonte riportati in alcuni punti del viaggio andavano tutti a sostegno dell´autenticità di questa descrizione. «Costruirono l´imbarcazione a pezzi - racconta - quindi la trasportarono via terra fino al Mar Rosso e lì l´assemblarono e salparono. Il viaggio durò circa tre anni, perché si fermavano in inverno per seminare e raccogliere prodotti della terra prima di continuare di nuovo». L´ipotesi di un simile viaggio non è surreale perché i Fenici furono grandi navigatori. La pesca e lo sfruttamento della conchiglia per la porpora li facevano vivere a lungo sul mare. Le navi che costruirono erano alte e robuste, in grado di affrontare il mare aperto senza problemi. Con l´imbarcazione ricostruita, che è già stata varata, Beale scenderà lungo la costa orientale dell´Africa e dopo aver oltrepassato il capo di Buona Speranza, probabilmente in gennaio, raggiungerà Alessandria d´Egitto a giugno dell´anno prossimo. Phoenicia avrà a bordo venti uomini d´equipaggio, sei dei quali compiranno l´intero viaggio, mentre i rimanenti si daranno il turno. LUIGI BIGNAMI