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 2008  luglio 20 Domenica calendario

i Fondi Sovrani sembrano essere i soli a disporre ancora di ingenti mezzi finanziari e allora intervengono qui e là, evitando crisi peggiori, ma anche conquistando posizioni

i Fondi Sovrani sembrano essere i soli a disporre ancora di ingenti mezzi finanziari e allora intervengono qui e là, evitando crisi peggiori, ma anche conquistando posizioni. E´ di questi giorni la notizia che tre fondi sovrani (Qatar, Cina e Singapore) sono diventati gli azionisti di riferimento di una delle maggiori banche inglesi finita nei guai (la Barclay´s). Ma altri interventi analoghi c´erano stati nei mesi scorsi e altri ne vedremo in futuro. E´ presto per dire che questi sono i nuovi padroni del mondo, anche perché non hanno un progetto articolato e definito. Per ora si limitano a fare quelli che pensano siano dei buoni affari. Poi si vedrà. Intanto, sotto questa nuvola di potere indefinito stanno avvenendo mutamenti sostanziali nella struttura produttiva. E´ appena uscita la classifica dei 500 maggiori gruppi mondiali di Fortune. Ebbene, la General Motors, che per anni e anni, era stata al primo posto, adesso (bilancio 2007) è scivolata al nono. Al primo posto troviamo Wal-Mart, una catena americana di supermercati, che poi è seguita da ben tre compagnie petrolifere. La prima società manifatturiera vera e propria la incontriamo solo al quinto posto, ma non è una ditta americana (come sarebbe stato logico fino a qualche anno fa): è la giapponese Toyota, ormai il più grande produttore del mondo di automobili (la General Motors, intanto, sta lottando per non chiudere i battenti). Tutto va verso Est? Sono segnali, questi, ancora troppo deboli per dire che il potere si sta spostando definitivamente verso Oriente. Ma una cosa è invece certa. Alcune roccaforti di quel mondo (fino a ieri egemone assoluto sul pianeta) stanno cadendo: la grande industria automobilistica, le banche d´affari, la parte più sofisticata (e avventurosa) della finanza moderna. E anche l´hi-tech non sta benissimo.