Andrea Schianchi, "La Gazzetta dello Sport" 20/7/2008;, 20 luglio 2008
«In Brasile io ero abituato, da attaccante, a scattare sempre in profondità in attesa del lancio di un compagno
«In Brasile io ero abituato, da attaccante, a scattare sempre in profondità in attesa del lancio di un compagno. Qui no, Ancelotti mi chiede un movimento diverso: devo andare incontro al pallone e poi correre nello spazio. Adesso ho imparato, era ora...».». (Pato)