Dagospia Novella 2000 17/7/2008, 17 luglio 2008
Tiziana Sabbadini per ”Novella 2000” ’Ho frequentato molti uomini importanti. Da Gianni Agnelli a Bettino Craxi, da Adnan Kashoggi a Claudio Martelli
Tiziana Sabbadini per ”Novella 2000” ’Ho frequentato molti uomini importanti. Da Gianni Agnelli a Bettino Craxi, da Adnan Kashoggi a Claudio Martelli. Quando raggiungono il potere, questi uomini sono in età avanzata o troppo indaffarati e stanchi. Così, se mi portano a cena, subito dopo si abbioccano e non succede niente. Ma si svegliano alle sei di mattina con una gran voglia di dire, di fare”. Allungata sulla poltrona leopardata della grande casa in centro a Milano, Lory Del Santo cataloga le sue relazioni con cura enciclopedica, come la Treccani che brilla ordinata su una parete: ”Non ho mai aperto una pagina, ma fa molto arredamento”, medita. Intorno, poltrone capienti, un divano king size dal materasso alto. ”Piuttosto, sto scrivendola io la Treccani della mia vita, un libro dove faccio nomi, racconto storie. Sperling & Kupfer è pronta a pubblicarlo”. Alla B dell’enciclopedia: Berlusconi? «Beh sì, lui è un corteggione, ama le donne, adora sedurle». Anche per telefono: la scorsa settimana sembrava venissero pubblicate le intercettazioni di sue conversazioni sexy con una signorina della politica. «Lui lo sa benissimo di essere intercettato. Ma ogni tanto il ritmo della conversazione con le donne lo prende, esagera con le parole e dimentica che qualcun altro lo ascolta. Ma così ha la sensazione di essere normale, di sentirsi libero». Lo sente al telefono, lo incontra? «Succedeva soprattutto agli inizi della mia carriera, al Drive in. Ma è rimasto il Berlusconi di sempre. L’ultima volta ci siamo visti a Roma, al party di Valentino. Mi ha preso sottobraccio per il gusto di essere galante: ”Lory, il nostro passato non torna. Ma sei sempre bellissima”. Nessuno ci ha intercettati». Con Agnelli, aveva la sensazione che esistessero le intercettazioni? «Meno. Ma Gianni non mi chiamava di persona. Mi contattava il suo segretario. Forse temeva di essere ascoltato». Che segreti avevate? «Ci siamo frequentati a lungo, per anni. Avevo 19 anni e mi faceva chiamare tutte le mattine alle 6 e mezza per incontrarci a Parigi, Torino, Roma. Aveva una mania per me, s’era affezionato. Mi mandava a prendere a Milano con una Lancia orrenda che mi portava a Torino. Arrivavo e il maggiordomo gli preparava la vasca da bagno. Io stavo a osservare tra le bolle mentre lui faceva il bagno. Amava farsi guardare anche se nudo non era un granché, con quella gamba distrutta. Ma Agnelli era l’essenza del fascino. Mi invitava a cena, da soli o con altri uomini della finanza. Ricordo l’avvocato D’Urso. Io sapevo stare zitta e non ho mai riferito i discorsi. Per questo continuano a chiamarmi per queste cene». Invece Craxi? «Ai tempi d’oro mi guardava con occhi libidinosi, ma con scarsi risultati. Voleva, ma… Invece Martelli era bello, giovane, pieno di energie. Parlava sempre del nucleare, del referendum che aveva annullato la possibilità di costruire centrali, che andava rispettata la volontà popolare. Ci si vedeva spesso». A parlare di politica. «Anche. Ma una relazione con un politico è da evitare. A meno che non succeda tutto rapidamente come tra Fini e la Tulliani: è rimasta incinta e lui ha divorziato dalla moglie. I politici vanno frequentati solo se sono nel Governo e si comportano in modo estremamente generoso, altrimenti con loro sono tutti incontri nascosti, segreti. Un incubo». Invece Kashoggi... è vera la storia dell’anello per una notte d’amore? «Sì. Ero piccola e mi piaceva la sua burrosità fisica, sembrava non potesse farti del male. Mi metteva dietro le guardie del corpo, mi controllava. Ma non ero la sua cosa più importante: lo aspettavo per ore nella suite. Commerciava in armi, ma non me ne importava: le armi possono anche essere per difesa, non solo per offesa. Era galante». Chi non è stato galante con lei? «Galante Fabio. Lui è uno che chiama all’ultimo minuto: ”Ho un quarto d’ora per te. Raggiungimi tra un quarto d’ora in hotel”. Ma il sesso, l’amore ha bisogno di una ragnatela di parole, di gesti, di sguardi. Ho bisogno di sentirmi donna, dei preliminari». Lunghi? «Molto lunghi». E nel sesso, che cosa chiede? «Voglio essere capita, toccata nei punti giusti. Prima me ne stavo zitta, adesso chiedo, secondo il bisogno fisico (Agita le mani come farfalline, intorno a se stessa)». Gli uomini vanno guidati? «Tocca qui, vai di lì. Ma sì, sono incerti. Così li direziono. Non sto lì a fare la suorina della carità». Con chi ha avuto la relazione più completa, soddisfacente? «Clapton. Un amore intenso». Poi è finita. «Per colpa di Carla Bruni. Lei è una seduttrice ovvia. Arriva, ti vuole, ti prende e ci riesce perché è bella e intelligente. E’ simpatica finché le conviene, ma se può, ti uccide. Uscivamo a pranzo: ”Ho un appuntamento”, diceva. E andava da Eric. Per lei, una mossa pubblicitaria, per me un dolore terribile». Adesso ha Sarkozy. «E’ perfetto: di potere, con i miliardi. Se non li avesse, lei non sopporterebbe di trovarsi nel letto un uomo di un metro e 60 con un naso disumano. Del resto è stata anche con Donald Trump: gli ha lasciato il biglietto da visita sul sedile dell’aereo mentre lui era in bagno». Clapton: mai più ritrovato? «Avevamo un figlio, poteva essere il collante tra di noi. Ma non c’è più e Clapton l’ho rivisto poco. L’ultima volta, un anno fa: invecchiato, grasso. Peccato perché mi piaceva, lui». Ha due figli da due uomini. «Sì, quando mi innamoro decido di avere figli. Ho provato amore raramente, solo per i padri dei miei bambini. Ma questi uomini non li vedo più. Vorrei non parlarne». Che uomini frequenta adesso? «Dai 18 agli 80 anni». Ottanta? «Sì, uno ricchissimo grazie alle maglie. Ex atleta. Ci vediamo da anni. Ma non posso dire chi è: ha una moglie». E diciotto? «Macrì. Dura da un anno. E’ appiccicoso, ma cambiare fidanzati è una fatica». Mai corteggiata da una donna? «Da molte. Una, Laura, mi scrive sempre sms. Finora non c’è stato niente. Ma in tutti noi c’è una doppia personalità. A volte la doppiezza esce, a volte no. Ma c’è».