Stefano Semeraro, La Stampa 17/7/2008, pagina 50, 17 luglio 2008
La Stampa, giovedì 17 luglio In Oriente gli anziani non sono sbertucciati, emarginati, considerati pesi morti come da noi, anzi
La Stampa, giovedì 17 luglio In Oriente gli anziani non sono sbertucciati, emarginati, considerati pesi morti come da noi, anzi. Sono rispettati e onorati, venerati per l’esperienza che portano scolpita dentro. Sarà per questo che ai Giochi di Pechino di atleti stagionati se ne vedranno parecchi. Una vieille vague. Alla faccia delle paure per l’inquinamento, il cibo problematico, le censure e il terrorismo, tutte ansie che attanagliano i pivelli. Il famoso motto di Churchill («Il segreto della mia longevità? Lo sport. Non l’ho mai praticato») andrà insomma aggiornato insieme al medagliere. Il più vecchio in gara il prossimo agosto sarà Hiroshi Hoketsu, 67 anni, già olimpico nel dressage a Tokyo 1964 - no, non è un refuso, avete letto bene - e che 44 anni dopo, letteralmente e non metaforicamente, si rimetterà in sella. Non stupisce, peraltro, che il trofeo Gerovital vada a un giapponese. L’arcipelago imperiale comprende infatti la prefettura di Okinawa, nota e molto studiata per essere regione al mondo in cui si vive più a lungo: 81,2 anni di media, 32 centenari ogni 100 mila abitanti. I segreti? I geni, l’alimentazione sana, la vita attiva, tante belle passeggiate, o cavalcate, se preferite. In caso di medaglia Hoketsu San non sarà da record, visto che nel 1920 ad Anversa lo svedese Oscar Swahn vinse l’argento nel tiro a 72 anni (mentre Galen Spencer, a St. Louis 1904, a 64 anni artigliò addirittura l’oro, sempre con l’arco in mano), ma sicuramente in Cina non gli mancherà la compagnia in età pensionabile. Sempre nell’equitazione, ad esempio, l’australiana Laurie Lever, di appena 7 anni più giovane del collega nipponico, si toglierà lo sfizio di esordire ai Giochi, e lei sì sarà da primato. In gara ci saranno poi altre due donne eterne come Jeannie Longo, 49 anni, la leggenda del pedale femminile, sempre in gara sotto i cinque cerchi (e su due cerchioni) da quando il ciclismo femminile è stato introdotto nel programma, e la nostra Josefa Idem, 44 anni, alla sua settima Olimpiade come la Longo. Alla sesta è arrivato invece il canottiere James Tomkins, specialità quattro con e senza, classe ’65, uno che da piccolo fu convinto a fare sport perché ai genitori sembrava magrolino. Ha vinto 7 ori mondiali e 3 olimpici (più un bronzo), remare contro (gli avversari più giovani) evidentemente non fa male. Dara Torres, americana, nuotatrice, ai Giochi è stata già quattro volte, la prima a Los Angeles. Non paga di nove medaglie olimpiche fra 100 stile e staffette, due figli, un ritiro (rientrò nel 2000) e un paginone di Playboy in cui si esibiva senza costume, la ancora belloccia 41enne per qualificarsi a Pechino ha assunto tre coach e il fisioterapista dei Florida Panthers. Non è noto il numero delle confezioni di creme antirughe acquistate. Haile Satayin, maratoneta nato in Etiopia ma di passaporto israeliano, era già il più anziano della sua squadra ad Atene, stavolta ritoccherà il record. Quando si dice che l’importante è rimanere giovani di cuore. La sua data di nascita ufficiale è 11 aprile 1955, ma pare (con la incertissima anagrafe etiope il dubbio è obbligatorio) che di anni ne abbia in effetti «solo» 49. Uno in più di Andrea Benelli, l’azzurro che ad Atene centrò l’oro nello skeet, e quattro in più dello sceicco del Dubai Ahmed Al Maktoum, ritornato alle gare dopo il provvisorio ritiro con la speranza di prendersi il 2º oro nel tiro al piattello double-trap. Infine Susan Nattrass, canadese, nel 1976 fu la prima donna a sparare insieme agli uomini alle Olimpiadi: 32 anni e 5 edizioni dopo sarà ancora lì, nella fossa olimpica. Obiettivi realistici per tutta questa truppa di giovanilissimi matusa? Paul Bert Elvstroem, velista danese, regatò a Olimpia per 40 anni, dal ’48 all’88, e l’ultima volta si tolse lo sfizio di scendere in acqua insieme alla figlia Trinne con i Tornado. L’ineffabile Hoketsu, 40º nel concorso del 1964, interrogato sulla questione ha fatto sapere che questa volta medita di «qualificarsi in una posizione più onorevole». L’importante è che campi il cavallo.