Lothar Gorris, "La Stampa" 16/7/2008;, 16 luglio 2008
Peter Sloterdijk, innovatore del pensiero filosofico tedesco con l’hobby della bicicletta, dice che «è praticamente impossibile non essere dopati dovendo i ciclisti professionisti sostenere una prestazione media di 280 watt con punte che arrivano a 450 watt e più
Peter Sloterdijk, innovatore del pensiero filosofico tedesco con l’hobby della bicicletta, dice che «è praticamente impossibile non essere dopati dovendo i ciclisti professionisti sostenere una prestazione media di 280 watt con punte che arrivano a 450 watt e più. Senza sostegni chimici è una fatica difficile da reggere anche psicologicamente». A chi gli chiede se sia per la liberalizzazione del doping, risponde: «Lo scenario odierno del mondo del ciclismo, e in genere quello degli sport ad alta prestazione, ricorda la volta in cui i primi cristiani rovinarono ai romani la gioia che provavano per i loro orrendi giochi. Mi sembra che oggi si debba andare a pescare proprio in questo tipo di analogie. L’opposizione dei cristiani ai giochi romani si protrasse per diverse centinaia di anni, però alla fine la spuntarono i cristiani. E i giochi sparirono. Oggi non è il cristianesimo a disturbare i giochi bensì la religione della salute e il suo clero di medici, ma l’effetto è lo stesso».