Maurizio Molinari, La Stampa, 14/7/08, 14 luglio 2008
La classifica ”Best places to live”, stilata ogni anno dal magazine ”Money”, per il 2008 ha assegnato la palma di «miglior posto in cui vivere» a Plymouth, in Minnesota
La classifica ”Best places to live”, stilata ogni anno dal magazine ”Money”, per il 2008 ha assegnato la palma di «miglior posto in cui vivere» a Plymouth, in Minnesota. Settantamila abitanti, di cui 50 mila lavorano in città, Plymouth è il prototipo della cittadina tranquilla ma vitale: età media della popolazione inferiore ai 40 anni, musei, teatri e altri luoghi di svago e cultura in numero superiore alla media nazionale, risultati scolastici degli studenti migliori rispetto a quelli registrati nel resto dello Stato, occupazione in crescita, tasso di criminalità irrisorio. Nella top ten, alle spalle di Plymouth, si piazzano quest’anno Fort Collins in Colorado, Naperville in Illinois, Irvine in California, Franklin Township in New Jersey, Norman in Oklahoma, Round Rock in Texas, Columbia/Ellicott City nel Maryland, Overland Park in Kansas e Fishers nell’Indiana. Per individuare i ”Best places to live”, la redazione del magazine ha selezionato città con una popolazione compresa fra i 50 mila e i 300 mila abitanti, che rispondessero a una serie di requisiti: un’economia locale vivace, un buon numero di posti di lavoro e un mercato immobiliare in salute. Sono state invece eliminate le località con una popolazione troppo caratterizzata (solo bianchi o solo anziani, ad esempio), con valori medi di salari e stipendi troppo alti o troppo bassi rispetto alla media nazionale, con un alto tasso di criminalità, popolazione in netto declino, disoccupazione o precarietà del lavoro in crescita e maggioranza di lavoratori pendolari che devono affrontare lunghi spostamenti.