Renato Mannheimer, Corriere della Sera 13/7/2008, 13 luglio 2008
La manifestazione contro Berlusconi, tenutasi martedì scorso in piazza Navona ha suscitato larga eco nei media e tra gli osservatori del nostro sistema politico
La manifestazione contro Berlusconi, tenutasi martedì scorso in piazza Navona ha suscitato larga eco nei media e tra gli osservatori del nostro sistema politico. Specie a causa dei toni di alcuni interventi, da molti giudicati volgari o, comunque, inopportuni. Tuttavia, forse anche a seguito di queste reazioni, l’evento ha dato vita a fenomeni rilevanti nella pubblica opinione e ha messo in luce – o, talvolta, accentuato – orientamenti contrastanti all’interno di entrambi i poli, di maggioranza e di opposizione. Beninteso, la manifestazione, per come è stata indetta e, specialmente, per come si è svolta, viene valutata come poco o per nulla opportuna alla maggioranza assoluta (55%) della popolazione. Ma è significativo il fatto che, al tempo stesso, essa viene approvata da una minoranza molto estesa, pari a quasi un terzo dei cittadini. E, quel che è più rilevante, una quota di favorevoli è presente in ambedue gli schieramenti, naturalmente in proporzioni assai diverse in relazione all’orientamento politico degli elettori, ma tale da evidenziare ovunque l’esistenza di opinioni contrapposte. Nell’ambito del centrosinistra, il maggior consenso per l’iniziativa si rileva tra i votanti dell’Idv, che ha indetto l’evento. Qui la maggioranza assoluta (56%) giudica positivamente la manifestazione, ma, al tempo stesso, il 38% la ritiene fuori luogo. Nell’elettorato del Pd, si riscontra, nonostante la condanna dell’iniziativa dipietrista da parte di Veltroni, un’approvazione di dimensioni di poco inferiori (48%), il che mostra come solo una minoranza, seppur molto ampia (39%), la valuta negativamente, coerentemente con le indicazioni del partito. Anche nel centrodestra riemergono contraddizioni interne. Infatti, valuta come opportuna la manifestazione persino una parte significativa (12%) dell’elettorato del Pdl e una ancora maggiore (22%, vale a dire di un elettore su 5) della Lega. Il che sembra suggerire come financo all’interno della maggioranza si sia formato un orientamento critico verso l’operato del Cavaliere. Si tratta di un fenomeno di dimensioni limitate, che tuttavia rappresenta un fatto nuovo nel panorama politico e che si è evidenziato proprio a seguito dell’evento di piazza Navona. Come si sa, il governo guidato da Berlusconi gode tuttora del consenso della gran parte degli italiani. Ma, anche a causa del clamore che ha suscitato, la manifestazione di Di Pietro ha provocato rilevanti fratture sia nella maggioranza, sia nell’opposizione, incrinando in misura più o meno intensa la leadership di entrambe.