Stefano Zurlo Il Giornale 8/7/08, 10 luglio 2008
Uno studio commissionato dall’Istituto di ricerca dei sistemi giudiziari del Cnr di Bologna ha confrontato gli stipendi dei magistrati italiani con quelli dei colleghi europei
Uno studio commissionato dall’Istituto di ricerca dei sistemi giudiziari del Cnr di Bologna ha confrontato gli stipendi dei magistrati italiani con quelli dei colleghi europei. Nel 2005, in Austria un magistrato di prima nomina guadagnava 1.798 euro lordi al mese mentre da noi un uditore, insomma la ”matricola” che entra in punta di piedi in tribunale, portava a casa 2.695 euro lordi. Dopo 10 anni, il magistrato austriaco arrivava – sempre nel 2005 – a una cifra oscillante fra i 2.690 e i 3.547 euro lordi al mese. In Italia un magistrato di Tribunale – 5 anni di anzianità – riscuoteva 5.299 euro lordi, uno di corte d’appello – 13 anni di anzianità – 6.591 euro al mese. A fine carriera, la toga austriaca raggiungeva, a seconda della posizione, uno stipendio oscillante fra 3.150 e i 4.548 euro, mentre in Italia un magistrato di Cassazione con funzioni direttive guadagnava 13.022 euro lordi al mese. In Germania il giudice di una corte di prima istanza si doveva accontentare, sempre tre anni fa, di uno stipendio compreso fra i 2.400 e i 3.800 euro netti al mese. Poi, salendo di grado, le retribuzioni schizzavano in su, fra i 6.000 e gli 8.000 euro. E in Spagna, una quota dello stipendio è addirittura agganciata al raggiungimento di obiettivi di produttività fissati con cadenza annuale.