Matthias Pfaender Il Giornale 9/7/08, 10 luglio 2008
Dopo che i magistrati si sono ribellati all’idea di veder ridurre i loro stipendi da un minimo di 1
Dopo che i magistrati si sono ribellati all’idea di veder ridurre i loro stipendi da un minimo di 1.200 euro a un massimo di 2.200 all’anno, "Il Giornale" ha pubblicato i loro stipendi. Alfonso Quaranta, giudice della Corte costituzionale, nel 2005 ha incassato 592.774 euro: 500 volte più del «taglio» paventato. Il presidente della Consulta, Franco Bile, ne ha guadagnati 503.925. Franco Ionta, capo del pool antiterrorismo della procura romana, ha dichiarato nel 2005 131.040 euro. Raffaele Guariniello, procuratore aggiunto presso la procura di Torino, ha dichiarato nello stesso anno 239.001 euro. Il suo diretto superiore, Marcello Maddalena ne ha guadagnati 70 mila in meno: 169.079 all’anno; Giancarlo Caselli, nel 2005, da procuratore generale ha portato a casa 246.931 euro. Nel palazzo di giustizia di Milano, la classifica delle buste paga tra le toghe vip vede in testa Ilda Boccassini, all’epoca sostituto procuratore, con 176.446 euro, 30 mila in più di Gherardo Colombo, che nel 2005 era consigliere alla corte di Cassazione e portava a casa «» 146.756 euro. Stiamo comunque parlando di giudici navigati, avanti nella carriera. Clementina Forleo, oggi 45 anni, nel 2005 ha portato a casa 86.665 euro, meno della metà della Boccassini. E molto meno anche di quanto ha incassato dalla previdenza Francesco Saverio Borrelli: 153.353 euro.