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 2008  luglio 10 Giovedì calendario

Il libro hard sulla finta Laura, un caso politico. Corriere della Sera 10 luglio 2008 Per l’America è difficile immaginare che la first lady Laura Bush, un modello di grazia e perbenismo, possa essere la protagonista di un romanzo erotico

Il libro hard sulla finta Laura, un caso politico. Corriere della Sera 10 luglio 2008 Per l’America è difficile immaginare che la first lady Laura Bush, un modello di grazia e perbenismo, possa essere la protagonista di un romanzo erotico. Ma questa è proprio la parte che Curtis Sittenfeld, l’autrice di «Prep» e «L’uomo dei miei sogni», due bestseller, le ha addossato in un romanzo a chiave, «La moglie americana» che uscirà il 2 settembre. La protagonista del romanzo, Alice, sposata a Charlie Blackwell, un presidente tra il velleitario e l’imbranato, il clone di George W., è come lei: una bibliotecaria con una tragedia alle spalle – a 17 anni causò un incidente stradale in cui morì il suo ragazzo ”, fumatrice e pacifista che diventa ostaggio di una potente dinastia. Ma con una carica sessuale tale da rendere scabrose molte pagine del libro. Il voyeurismo de «La moglie americana», dove Alice (Laura) narra in prima persona i suoi amplessi coniugali, ha scatenato l’ira della destra che ha definito «scurrile » il libro e inveito contro la sua autrice. Ma queste critiche hanno spinto Maureen Dowd, la formidabile pettegola del New York Times, a prendere le difese della Sittenfeld. La destra riduce il suo romanzo a un fumetto pornografico per motivi politici, ha tuonato ieri la Dowd, mentre è «la storia di una donna ordinaria che vive una vita straordinaria ». Secondo la giornalista, il romanzo ricorda «Madame Bovary», la storia di una donna incompresa. Curtis Sittenfeld, ha riferito la Dowd, non sopporta il presidente ma simpatizza con la first lady. La vede dapprima come una ragazza semplice, affascinata da un giovane guascone, poi come la vittima di una corte dominata da una regina, Barbara, la madre di George W.. Nel romanzo, Barbara viene chiamata «Maj» da majesty, sua maestà, e alla sua presenza Alice si sente «sotto totale sorveglianza». Ma ciò non le impedisce di contestare la guerra dell’Iraq: incontrando il padre di un caduto, Alice bisbiglia «è ora che finisca!». A parere della giornalista, che ha intervistato più volte la first lady, «La moglie americana» è, sesso a parte, un romanzo verità. Maureen Dowd è una liberal, e il suo intervento ha innescato una polemica rovente coi neocon, i conservatori. I brani «sexy» del romanzo giustificano in parte le proteste dei bushisti. Al primo amplesso con il futuro marito e presidente, si chiede come «un uomo dal lato B così bello possa essere un politico così privo di scrupoli». uno spaccato titillante e controverso di un matrimonio che tuttora affascina l’America.  anche un segno che il rispetto per George W. «presidente di guerra» è in calo. La Casa Bianca sa che «La moglie americana» lo danneggerà e ribatte che non merita commenti. Ennio Caretto