La Stampa 9 luglio 2008, MATTIA BERNARDO BAGNOLI, 9 luglio 2008
Ma che cosa sono ”sti Ufo? La Stampa 9 luglio 2008 Che cos’è questa storia dei dischi volanti? Ci sono delle implicazioni? Qual è la verità?»
Ma che cosa sono ”sti Ufo? La Stampa 9 luglio 2008 Che cos’è questa storia dei dischi volanti? Ci sono delle implicazioni? Qual è la verità?». Tre domande che oggi come ieri assillano studiosi, curiosi di professione e comuni cittadini - tutte rimaste senza risposta. A chiedersi che cosa ci sia di vero intorno agli Ufo, mettendo le cose nero su bianco, era in questo caso lo Stato fatto persona: Winston Churchill. Che in una minuta ministeriale riservata e datata 28 luglio 1952 - emersa dagli archivi britannici - striglia i suoi e pretende risposte. Esistono, dunque, gli extraterrestri? I migliaia di avvistamenti registrati nel corso dei decenni rappresentano il frutto di un’allucinazione di massa o sono incidenti di percorso nella fabbricazione della madre di tutti i segreti di Stato? Scavando nelle centinaia di documenti recentemente desecretati dal governo britannico, più che risposte si ricavano altre domande: gli X-files di sua Maestà non contengono nessuna «pistola fumante». Eppure rivelano ansie istituzionali, procedure, protocolli: gli Ufo interessano, eccome. Proprio quando la Gran Bretagna, grazie al «Freedom of Information Act», la legge che permette di accedere a molte informazioni sino a ieri riservate e gelosamente custodite da ministeri e agenzie governative, riscopre il suo passato «marziano», gli omini verdi tornano a fare capolino. Nelle ultime settimane, infatti, il Regno Unito è stato, infatti, il teatro di molteplici avvistamenti. Non è la prima volta che agenti di polizia e soldati sono protagonisti di avvistamenti «alieni». I documenti, se da una parte mostrano una preponderanza di rapporti resi da semplici civili, dall’altra registrano il coinvolgimento di piloti della Raf o di altri corpi militari. Certo è che il ministero della Difesa, che si occupa «d’ufficio» della questione aliena, ha un bel d’affare a sminuire la portata degli avvistamenti. La posizione ufficiale, adottata anche nel caso di alcune interrogazioni parlamentari, è la seguente: «Il ministero si occupa di Ufo solo quando gli avvistamenti possono porre un diretto pericolo alla sicurezza nazionale». Una dicitura che comprende tutto e niente. In un documento si apprende che, dal 1978 al 1984, si sono verificati nel Regno Unito 3104 segnalazioni d’incursione aliene. Tra queste, ovviamente, figura il caso della foresta di Rendlesham, la Roswell in salsa britannica, che coinvolse la base Raf di Woodbridge. Una volta trapelato, l’incidente assunse dimensioni esplosive: un gruppo di testimoni vide un oggetto di forma triangolare, alto due metri e largo tre, atterrare tra gli alberi, illuminandoli con una luce fortissima. Nei giorni successivi si scoprirono molti segni sul terreno e si rilevarono radiazioni gamma e beta di intensità 10 volte superiori rispetto al normale, mentre i radar dell’Aviazione presentavano tracciati fortemente disturbati. Non è un caso che, pochi mesi dopo la fuga di notizie, Lord Hill-Norton, ex capo dell’esercito britannico e della commissione Nato, chieda a Lord Trefgarne, sottosegretario alla Difesa, un «incontro privato» per discutere di Ufo. «Non credo ci sia dubbio - scrive Hill-Norton, che conosce a menadito il codice governativo - che gli avvistamenti registrati negli ultimi tempi rappresenti un chiaro pericolo per la difesa nazionale». E quindi elenca una serie di punti che vorrebbe trattare con il sottosegretario, garantendo «il più stretto riserbo». Niente registrazioni ufficiali, dunque. Alla richiesta di precise informazioni riguardo gli avvistamenti effettuati da personale militare, e ai relativi documenti - tracce radar, testimonianze, riprese video - eventualmente in possesso del ministero, i funzionari non sanno come rispondere. «Da come si decide di procedere su questo punto - si legge - dipendono anche le informazioni contenute nelle altre risposte». Lord Hill-Norton, che dopo aver servito la patria ed essere elevato al rango di Pari del Regno si era tramutato in un guardiano della verità, compresa la questione Ufo, sapeva bene che i dati relativi agli avvistamenti militari erano, e restano, i più spinosi. L’ex soldato, poi, vuole sapere se esiste un «dipartimento speciale» che si occupa degli extraterrestri. Eventualità che verrà categoricamente smentita da Lord Trefgarne, che, però, rivela come «ogni informazione venga passata ai colleghi dei servizi segreti che mostrano un grande interesse per gli Ufo». E questo è già un aspetto su cui normalmente gli uomini della Difesa tendono a glissare. Lord Hill-Norton, che a onor di cronaca riteneva autentico il caso della foresta di Rendlesham, confessa di ritenere che in Gran Bretagna vi sia «un problema Ufo» e si lamenta del fatto che il ministero abbia cercato di insabbiare gli eventi di Woodbridge. Il sottosegretario lo rassicura che nessuna informazione sensibile è tenuta nascosta e riconosce che «vi sono avvistamenti che restano senza spiegazione». Ma la «verità», quando si tratta di alieni, si fa più liquida del solito: a chi chiede se vi sia un dipartimento speciale del ministero che si occupa di Ufo i funzionari rispondono picche - salvo poi scoprire che una sezione c’è ed è la GE3; a chi, come Lord Hill-Norton, vuole sapere se siano mai stati compiuti studi riservati sugli alieni si risponde «al ministero non perdiamo tempo e risorse per qualche avvistamento». A Churchill, però, viene presentato un «rapporto completo» stilato dall’intelligence e datato 1952, che spiega il fenomeno Ufo attraverso quattro variabili razionali - dalla «bufala» ai «fenomeni atmosferici». Molto rassicurante. Peccato che l’esistenza di tale studio sia stata tenuta segreta per oltre 50 anni. MATTIA BERNARDO BAGNOLI