La Repubblica 9 luglio 2008, IRENE MARIA SCALISE, 9 luglio 2008
Al supermarket l´eco-scontrino ti dice quanto inquina la spesa La Repubblica 9 luglio 2008 Mai più disinformati
Al supermarket l´eco-scontrino ti dice quanto inquina la spesa La Repubblica 9 luglio 2008 Mai più disinformati. I nuovi consumatori rivendicano il loro diritto ad un´anima verde ma, soprattutto, consapevole. L´esercito degli ecologicamente corretti chiede di conoscere i risultati dei propri comportamenti green. La risposta non si fa attendere: supermercati, griffe della moda, hotel e compagnie aeree hanno inaugurato l´era dell´eco informazione. Da Parigi arriva il buon esempio, raccontato sulle pagine di Le Monde, della catena di ipermercati Leclerc e Casino. L´idea di Leclerc è semplice ma efficace: un logo verde del prodotto. O meglio, un´indicazione sullo scontrino che segnali l´impatto di emissione del gas serra e che tenga conto del trasporto del prodotto, dell´estrazione delle materie prime e del trattamento degli scarti. Diversa, ma sempre di spirito ambientalista, la strategia di Casino: rintracciare l´expertise di ogni ingrediente partendo dal campo sino allo scaffale finale. Quindi calcolare l´indice Co2 per ogni 100 grammi di prodotto. Marketing cattura consumatori? A quanto pare no: a partire dal 2011 il logo dovrà essere obbligatorio per ciascun prodotto. Non solo, l´iniziativa ha già ricevuto la benedizione dell´Agenzia ambientale e dell´energia (Ademe) che ha mobilitato una task force di esperti e stanziato 290 mila euro per l´operazione. L´associazione svizzera Myclimate, invece, ha chiesto a giovani laureati del Politecnico di Zurigo d´inventarsi una soluzione per conciliare la necessità di viaggiare in aereo con le coscienze ambientali. Ed è nato il biglietto aereo ecologico. Funziona così: un volo dall´aeroporto di Zurigo alle Maldive comporta, per ogni passeggero, l´emissione nell´atmosfera di quasi 1,5 tonnellate di anidride carbonica? Con un semplice clic il viaggiatore, suggeriscono da Myclimate, è informato del danno provocato dal suo percorso e può decidere di acquistare un biglietto aereo ecologico i cui ricavi serviranno per finanziare progetti per la riduzione delle emissioni di CO2. Nel caso delle Maldive, per compensare il veleno emesso nell´atmosfera, sarà necessario un ticket da 109 franchi per contribuire al funzionamento di pannelli solari che, per 36 mesi, riscalderanno delle abitazioni in Eritrea. Anche prendere un autobus può migliorare la salute dell´ambiente. Il sito dell´Atac, l´azienda dei trasporti pubblici del comune di Roma, informa sull´anidride carbonica che nel percorso, abbandonando la propria auto, non si è prodotta grazie al mezzo pubblico. E la California ha adottato da pochi giorni la sua strategia ambientalista. L´idea, in questo caso, è un adesivo da mettere obbligatoriamente sul parabrezza di ogni vettura in vendita per riassumere i dati relativi all´inquinamento. Anche la moda non resta insensibile all´argomento, anzi. Amatissima dalle fashion victim è la borsa Carmina Campus ideata da Ilaria Venturini Fendi. Bella e possibile è una borsa di riciclo realizzata con pezzi di pvc, cinghie per serrande e tappi di bottiglie. Ma soprattutto, Carmina Campus, ha un curriculum vitae stampato su un cartellino che indica ore di lavorazione, provenienza e approccio all´impatto ambientale. Infine anche il turismo sembra risentire delle urgenze green. L´esempio generalmente citato dai pasionari dell´ecologia è quello dell´eco lodge di Chumbe Island. A 45 minuti dalla Tanzania ogni bungalow utilizza energia solare e sistemi di riutilizzo dell´acqua. Un educational program, che istruisce i vacanzieri sui loro comportamenti, è compreso nel costo della vacanza. IRENE MARIA SCALISE