varie, 8 luglio 2008
Pietro Reali, 35 anni. Antiquario di Camposalese in provincia di Spoleto, molto legato al padre e ai due fratelli e affranto dalla morte della madre, «uomo mite e un gran lavoratore», «sempre disponibile con tutti», un matrimonio fallito alle spalle che gli aveva lasciato una figlia e tanto dolore, un anno fa gli era tornato il sorriso in volto perché la fidanzata Cinzia Martini, impiegata in un Ente pubblico molto stimata dai colleghi, l’aveva lasciato, l’altro giorno con due pistole andò da lei, la vide fuori casa, le sparò tre colpi addosso, poi si puntò l’arma alla tempia e fece fuoco (la donna, grave, è finita in ospedale)
Pietro Reali, 35 anni. Antiquario di Camposalese in provincia di Spoleto, molto legato al padre e ai due fratelli e affranto dalla morte della madre, «uomo mite e un gran lavoratore», «sempre disponibile con tutti», un matrimonio fallito alle spalle che gli aveva lasciato una figlia e tanto dolore, un anno fa gli era tornato il sorriso in volto perché la fidanzata Cinzia Martini, impiegata in un Ente pubblico molto stimata dai colleghi, l’aveva lasciato, l’altro giorno con due pistole andò da lei, la vide fuori casa, le sparò tre colpi addosso, poi si puntò l’arma alla tempia e fece fuoco (la donna, grave, è finita in ospedale). verso le 20.30 di lunedì 7 luglio in un campo di gran a Camposalese, nei pressi di Protte e di Spoleto.